Correre, vedere e credere sono la declinazione discepolare della Pasqua.
Notte di luce e di trionfo, notte che segna la vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte.
“L’agnello immolato ha riconciliato noi peccatori con il Padre. Ecco la speranza della Pasqua”.
Venerdì Santo, giornata di contemplazione del mistero della croce, evento per eccellenza con cui Cristo Gesù ha amato i suoi fino alla fine.
In un clima sobrio e solenne al contempo, l’arcivescovo Michele Seccia ha dato inizio ai riti del triduo pasquale con la celebrazione della Missa in Coena Domini presieduta nella chiesa cattedrale e trasmessa in diretta da Portalecce e Telesalento (RIVEDI).
Ieri mattina, l'arcivescovo Michele Seccia ha voluto dettare una meditazione al clero diocesano per dare rilievo alla giornata sacerdotale del Giovedì Santo nella cattedrale di Lecce, dove, in presenza di alcuni sacerdoti e fedeli, ha prima presieduto l'Ufficio delle letture e le Lodi mattutine (RIVEDI).