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Il nuovo anno scolastico per i docenti di religione cattolica della diocesi di Lecce è partito con un corso di aggiornamento che li porta riflettere su quella che per loro è sempre una nuova avventura educativa e sulle nuove fragilità che accompagnano questo arduo compito professionale.

Ad aprire il primo giorno di lavori è intervenuto mons. Michele Seccia, l’arcivescovo di Lecce, che ha invitato fermamente i docenti ad un impegno serio, costante e competente.

Le relazioni del primo giorno si sono concentrate proprio sul ruolo dell’insegnante, in genere, e di quello di religione cattolica in particolare, finalizzato ad accompagnare gli studenti nella loro fase di crescita e di formazione globale. Mons. Flavio De Pascali ha chiarito, alla luce dei Padri del deserto e del magistero recente, proprio il difficile compito di stare accanto al ragazzo e giovane di oggi nel discernimento umano e spirituale, in vista di una formazione globale.

Della realtà giovanile ha parlato lo psichiatra Giuseppe De Semeis che ha ripercorso tutte le fasi della crescita e dello sviluppo in funzione dell’identità della persona. Un particolare approfondimento lo ha dedicato al mondo giovanile e alle nuove fragilità che portano i ragazzi ad essere diversi rispetto al passato.

La seconda giornata ha visto la presenza di Andrea Porcarelli pedagogista dell’Università di Padova, che ha presentato le competenze pedagogiche, comunicative, quelle che ha definito le capacità maieutiche (promuovere certe competenze) che un docente dovrebbe avere, proprio di fronte ad uno scenario educativo nuovo. Si tratta di una connotazione tutta nuova della scuola.

In questa realtà non cambia solo la scuola o lo stile di insegnamento o la ricerca di competenze da costruire insieme, sta forse cambiando la percezione dell’identità dello studente che anima questo luogo e questo tempo. Don Roberto Massaro, teologo moralista della Facoltà teologica pugliese di Molfetta, è tornato su questo tema nelle sue diverse sfaccettature: dall’identità virtuale e le relazioni liquide che influenzano la coscienza della persona che si sta formando e che si trovano di fronte al bombardamento delle tante verità sparate dalla rete.

Sul mondo giovanile ha avuto di riflettere anche la Chiesa attraverso il Sinodo dei Giovani e proprio sul frutto di questa assemblea di è concentrata la riflessione di don Luca De Santis secondo il quale è proprio nello strumento sinodale che si configura il pontificato di Papa Francesco. Le assemblee sinodali stanno tornando ad essere un ritorno al popolo come soggetto da ascoltare e reso partecipe della vita della comunità.

La due giorni si è conclusa con la celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Lecce alla presenza dei docenti, dirigenti scolastici e del dirigente dell’Ufficio Scolastico provinciale, Vincenzo Melilli. A tutti loro e agli studenti si è rivolto mons Seccia per augurare un buon anno scolastico.

 

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