“Sei stato un giovane che sognava un futuro bello per la vita di tutti e ti sei impegnato perché questo futuro avesse il gusto del presente”.
Così i giovani di Azione cattolica si rivolgono idealmente al Beato Pier Giorgio Frassati, in una lettera a firma di Luisa Alfarano, Michele Tridente e don Tony Drazza, vice presidenti e assistente nazionali per il settore giovani, resa nota ieri, nella memoria liturgica del giovane torinese, morto nel 1925 a soli 24 anni e beatificato da Giovanni Paolo II nel 1990.
“Ogni 4 luglio diventa per noi un appuntamento per pensarti un poco di più, per pensarci di più e meglio - prosegue la lettera -. Abbiamo bisogno di giorni così, aperti al cielo e non solo chiusi alle cose pesanti della terra. Abbiamo bisogno di poter fermarci ogni tanto, da questa nostra vita intasata di cose e di parole, e cercare le parole e le cose che contano davvero”.
Il testo propone una riflessione sulla figura del beato: “La tua vita era una vita strapiena di cose: amicizie, l’amore, lo studio spesso anche molto duro, la vicinanza ai poveri, la bellezza di una vita sportiva, ma sappiamo anche che tutto la tua forza e la tua resistenza partiva da una vita silenziosa e di preghiera che non ti allontanava da nessuno anzi ti avvicinava a tutti”.
E si conclude con una richiesta a Frassati per i giovani di oggi: “Donaci anche il desiderio di dire parole nuove, che siano capaci di costruire piuttosto che distruggere o impedire, che possano avvicinare piuttosto che allontanare, che abbiano senso per tutti e non solo per noi”.