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“Il Movimento cristiano lavoratori ha scritto una bella pagina di vita democratica, superando il delicato passaggio delle dimissioni di Carlo Costalli da presidente, con lo slancio e la consapevolezza della sua identità cristiana, del suo radicamento popolare e nei territori, della sua appartenenza alla comunità ecclesiale e della sua dimensione di servizio ai lavoratori e alle loro famiglie, ai più poveri e più deboli”.

 

 

Lo afferma il giornalista barese (molto amico e prezioso collaboratore del compianto arcivescovo Ruppi, ndr) Domenico Delle Foglie (all’indomani del Consiglio generale che lo ha eletto, a maggioranza, alla

presidenza di Mcl. “Non deve stupire - osserva il neo presidente - che sia emerso un pluralismo di opzioni sulla guida del Movimento. Anche questa è l’espressione di una vitalità che è garanzia di futuro. L’importante è che il Consiglio generale abbia dato vita a un dibattito sereno e costruttivo, confermando la linea culturale e politica emersa dal congresso svoltosi solo un anno e mezzo fa”.

Delle Foglie, già direttore del Sir e vicedirettore di Avvenire, ribadisce che ora il Movimento è chiamato “a misurarsi con una stagione difficilissima come quella del post pandemia, cioè con i problemi giganteschi legati alla scarsità di lavoro, alla crisi economica, alle ristrettezze finanziarie di lavoratori e famiglie, nonché alla tenuta del sistema sanitario nazionale fortemente stressato dalla lotta al Coronavirus”.

 

Forum Famiglie Puglia