Una carovana di circa quindici giovani spensierati, accompagnati dal loro assistente don Federico Andriani, dal presidente diocesano di Azione cattolica Mauro Spedicati, dall’assistente unitario mons. Antonio Montinaro e da don Sandro Quarta assistente regionale Msac hanno popolato Piazza Duomo in una piacevolissima mattinata dicembrina dal sapore natalizio.
È questo l’escamotage che, nella piena osservanza del distanziamento sociale e delle norme vigenti, il Movimento Studenti di Azione cattolica della Chiesa di Lecce ha voluto mettere in atto per portare all’arcivescovo Michele Seccia gli auguri filiali e affettuosi per l’imminente Natale!
Con animo paterno e sorriso contagioso, ingredienti sempre abbondanti nella vita e nel ministero del presule leccese, Seccia ha incoraggiato i giovani msacchini ad essere come il lievito, capaci di far fermentare la pasta del mondo; non persone insipide, né che amino vivacchiare, bensì ragazzi che, nella bellezza della loro età, riescono a dare testimonianza.
Ha affermato: “il Natale, ormai alle porte, ci richiama la bellezza di un Dio, il nostro Dio, che si è fatto vicino, concreto; a noi, dunque, è data una grande sfida, quella di saper essere gli attualizzatori di questa vicinanza che, nel vostro impegno quotidiano, deve diventare il segno della prossimità che sapete dare a casa, nella scuola, in famiglia”.
Splendido e appropriato, dunque, anche il dono che i giovani msacchini leccesi hanno recapitato al loro vescovo quale sprone e augurio: un faro che, dalla scrivania del pastore, possa essersgli incoraggiamento e segno di affetto vivo.
A presentarlo a Seccia, don Federico: “eccellenza, abbiamo pensato ad un dono forse sui generis, un faro, dal momento che nel giorno di Natale ascolteremo il prologo dell’evangelista Giovanni che parla di ‘luce che splende nelle tenebre’. Dal momento che il faro sprigiona la luce che riesce ad immagazzinare, a lei auguriamo di farsi riempire di luce da Cristo, luce vera, per saperla donare alla nostra Chiesa di Lecce che tanto le vuole bene e tanto desidera camminare con lei”.
La foto di rito sui gradoni della casa episcopale ha sugellato una mattinata di grazia proseguita, nella sede di via Santa Venera, con un momento di riflessione sul Natale, con un ottimo rustico leccese e con lo scambio dei regali tra i membri dell’equipe Msac, segno di fraternità, amicizia e voglia di camminare insieme.