“Ben vengano dati che mostrano come ripartano i consumi ma la preoccupazione è l’aumento dell’inflazione” perché “rimanendo inalterati gli stipendi e la capacità di acquisto delle famiglie, l’aumento dei prezzi diventa un problema”.
Così il presidente nazionale del Forum delle associazioni familiari, Gigi De Palo, commenta i dati diffusi ieri dall’Istat su “Conto trimestrale delle Amministrazioni pubbliche, reddito e risparmio delle famiglie e profitti delle società” relativi al terzo trimestre 2021. Dai numeri emerge che nel periodo in esame il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dell’1,8% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti del 3,6%. In calo di 1,6 punti percentuali rispetto al trimestre precedente la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici che è scesa all’11,0%. In crescita, invece, il potere d’acquisto delle famiglie che è aumentato dell’1,2% in tre mesi.
“Un segnale chiaro - spiega De Palo - è che le famiglie non si possono fermare e che hanno dei bisogni che non possono essere rinviati”. “I dati - prosegue - parlano di una riduzione del risparmio che può significare tante cose, non necessariamente un investimento delle famiglie nella spesa e quindi nella crescita economica ma può voler dire anche la necessità di risolvere delle emergenze”. Anche per questo, sottolinea, “sono dati che andrebbero interpretati anche qualitativamente”. “Nella difficoltà di poter esprimere un giudizio che sia esaustivo senza comprendere quali sia l’impatto dell’inflazione”, in particolare quale siano eventualmente nel terzo trimestre 2021 gli effetti dei rincari delle bollette energetiche, per il Forum delle associazioni familiari “la preoccupazione è che non è detto che aumentando i consumi però sia aumentata la capacità di spesa delle famiglie”.
A questa si aggiunge un’ulteriore preoccupazione: quella che “nei prossimi mesi con l’aumento del ‘pacchetto energetico’ le famiglie possano trovarsi sempre più in difficoltà”.