Una zeta in stampatello, bianca, nitida, ben visibile, stampata sopra la canotta. Il simbolo dell’invasione in Ucraina. Così il ginnasta russo Ivan Kuliak è salito sul podio di Coppa del mondo di Doha.
Quella «Z» è presente sui carri armati e sui veicoli bellici russi che hanno invaso l'Ucraina. Una presa di posizione forte, mentre alla sua destra c’era l’atleta ucraino Illia Kovtun, il vincitore. Non bisogna meravigliarsi.
Putin oggi fa leva su una maggioranza orgogliosa della rinascita del Grande Paese. Negli ultimi otto anni, il governo russo ha promosso l’idea che la madrepatria sia circondata da nemici, filtrando il concetto attraverso istituzioni nazionali come le scuole, i militari, i mezzi di informazione.
Non si parla di guerra, ma di operazione strategica. Tutto è filtrato, notizie, immagini.
O almeno lo era, finché il gruppo internazionale di Anonymous ha hackerato canali televisivi russi, trasmettendo video della guerra in Ucraina e invitando i russi a opporsi al genocidio russo in Ucraina. In un post su Twitter, Anonymous afferma di aver violato canali tra cui Rossiya 24, Channel One e Moscow 24, oltre ai servizi streaming Wink e Ivi. Il tentativo di Anonymous è quello di tenere la popolazione russa informata su quanto sta accadendo in Ucraina per evitare la censura ufficiale. L’intervento sui canali statali ha anticipa di poche ore l’annuncio della «disconnessione da Internet globale», di fatto l’isolamento della Russia dal resto del mondo.
La guerra si combatte anche sui media. I Paesi autocratici sono naturalmente ostili a ogni sistema di contropoteri. E quindi scompaiono o vengono zittiti il meno controllabile dei contropoteri: la libera stampa
Un giornalismo libero, indipendente e basato sui fatti serve a proteggere dall’abuso di potere, dalle bugie e dalla propaganda di guerra. La libertà di espressione e la libertà di informazione sono prerequisiti cruciali per la democrazia e proteggono dalla guerra e dai conflitti.
Il nostro desiderio, oggi più che mai, è un giornalismo libero, indipendente e democratico in tutto il mondo.