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Mentre le truppe russe avanzano nel paese milioni di ucraini si affidano alla piattaforma per gli aggiornamenti del governo e le informazioni pratiche, ma anche per organizzare la resistenza.

 

 

 

Mentre i funzionari ucraini hanno usato efficacemente Twitter, Facebook e YouTube, e altri ancora per condividere aggiornamenti sulla guerra, tenere alto il morale e attirare l’attenzione internazionale sull’Ucraina, Telegram si distingue dalle altre piattaforme.

La struttura ibrida dell’app la rende un potente strumento per le comunicazioni di massa. I canali pubblici o privati, come UkraineNOW, possono avere un numero illimitato di membri, mentre nei gruppi pubblici e privati sono consentiti fino a 200mila iscritti. La dimensione massima di un gruppo Whatsapp è di 256 membri, mentre i gruppi di Signal arrivano a mille persone.

In queste ultime ore i canali social sono un validissimo aiuto. Oltre che per la diffusione di messaggi ufficiali, il governo dell’Ucraina usa Telegram anche per richiedere l’aiuto dei suoi cittadini o per informare le nazioni.

Basti pensare, per esempio ai parenti dei militari, che  spesso non hanno loro notizie.

Il governo ucraino ha creato un sito, chiamato “Look for Yours” e un gruppo Telegram che conta oltre 600mila iscritti, nel quale vengono offerte informazioni, a volte purtroppo agghiaccianti, vengono postate foto di soldati con gli occhi chiusi, volti di morti gettati nel fango e nella neve. E poi fotografie di documenti e lettere, con i nomi e i numeri dei reparti militari Il canale Telegram Ishi Svoikh, “cerca i tuoi”, è un pugno nello stomaco, volutamente brutale, perché è diretto ai russi.

Sia nel sito che sull’app di messaggistica circolano video di soldati catturati che contattano le loro famiglie, combattenti catturati che fanno suppliche ai loro cari, foto di passaporti e averi di quelli deceduti, oltre che immagini di cadaveri di militari che non avevano documenti addosso e che erano, dunque, impossibili da identificare in altro modo. “Se i vostri parenti o amici sono in Ucraina e partecipano alla guerra contro il nostro popolo, qui potete trovare informazioni sul loro destino”, recita il sito.

Un altro canale, tutto italiano Ukraine Now - Italiano, questo il nome da cercare per chi si volesse aggiungere (https://t.me/UkraineNowItalian), al momento conta già dodicimila a iscritti, un numero non da poco e promette di fornire ai suoi follower «solo informazioni aggiornate e verificate sugli eventi in Ucraina in diverse lingue», ed è costantemente aggiornato con video dai campi di battaglia, dalle metropolitane adibite a rifugi, dai medici e dai giovanissimi: tutti cercano di raccontare al mondo quel che sta accadendo in queste ore nel Paese.

Noi tutti ci auguriamo che presto questi canali possono essere chiusi perché la guerra è terminata. Nel frattempo, però sono utili per conoscere le situazioni reali che si stanno vivendo in queste ore drammatiche.

 

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