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Per ora nessuna quarta dose di vaccino anti-Covid per la popolazione più anziana.

 

 

 

Considerato il complesso dei dati disponibili, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa, che oggi ha iniziato la valutazione dell’opportunità di una seconda dose booster dei vaccini contro il Covid-19 per particolari categorie di soggetti, ha deciso che “sono necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia”.

È quanto si legge in un comunicato dell’Agenzia italiana del farmaco che precisa: “La Cts ha ribadito che è essenziale il completamento del ciclo vaccinale seguito dalla dose booster già autorizzata”.

“La decisione della Cts dell’Aifa va rispettata ma, a mio parere, la quarta dose andrebbe somministrata, oltre che agli immunodepressi, anche agli anziani, soprattutto fragili”. Lo afferma Walter Ricciardi, ordinario d’igiene e medicina preventiva dell’Università Cattolica di Roma e consigliere scientifico del ministro della salute per la pandemia da Coronavirus. In merito all’opportunità di somministrare una seconda dose booster dei vaccini (detta communente “quarta dose”) contro il Covid-19 a particolari categorie di soggetti, oltre che agli immunodepressi, oggi la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Aifa ha deciso che “sono necessari ulteriori approfondimenti, integrando le evidenze scientifiche internazionali con i dati di studi in corso in Italia”.

“Non commenterei perché non conosco le valutazioni alla base di questa decisione”, esordisce Ricciardi. La decisione della Cts “va rispettata”, premette; “tuttavia il mio parere personale è che sarebbe invece opportuno muoversi come hanno fatto gli inglesi e gli israeliani”. “La nostra popolazione anziana va protetta - spiega l’esperto - perché cominciano ad esserci molti soggetti in questa fascia di età la cui immunità comincia a svanire. Premesso che tutta la popolazione va protetta: quella non ancora vaccinata con la vaccinazione, quella che ha solo due dosi con la terza dose, gli immunodepressi con la quarta dose, a mio modo di vedere la quarta dose andrebbe somministrata anche alle persone anziane, soprattutto fragili, cominciando come hanno fatto gli inglesi con gli over 75”.

 

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