All’indomani la drammatica vicenda di Corinaldo, in provincia di Ancona, cresce sempre più la preoccupazione per l’emergenza educativa. A lanciare ancora una volta l'allarme è don Antonio Murrone, parroco a Lecce a San Massimiliano Kolbe, docente di religione e da pochi mesi direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni.
A Genova, ad Ancona stessa, a Padova ed in altre città pare siano già comparsi. e ora che l'ipotesi si paventa anche per Lecce scatta il segnale di pericolo tra le famiglie e nel mondo della scuola. Il tema è preoccupante: i distributori automatici di cannabis.
Ormai se ne parla con insistenza. E da collocare anche in zone ad alta concentrazione di plessi scolastici. "La notizia diffusa tra ragazzi delle scuole - attacca don Antonio - ha allertato i tanti docenti preoccupati delle conseguenze di tali scelte. Lì dove la scuola si pone come agenzia educativa e valoriale, si contrappone una scelta dagli effetti assolutamente imprevedibili, sicuramente negativi".
"Chi concede questa autorizzazione? con quali criteri? - si chiede il sacerdote -. Nei pressi delle scuole proliferano già le sale da gioco ed i ragazzi spesso non entrano a scuola per intrattenersi con le macchinette mangiasoldi e nessuno controlla anche se la legge ne vieta la vicinanza agli istituti scolasti e ai luoghi frequentati da minori"
“Ora potrebbe arrivare - conclude il parroco - anche la distribuzione di droghe leggere. Un’altra scelta scellerata che ricade sulla pelle dei ragazzi provocando l’inizio della morte dei loro sogni".