“Un anno e mezzo di pandemia, ci ha insegnato che alle volte l’incredibile può accadere, e segnare le nostre vite”.
È un’affermazione di don Roberto Pandolfi, parroco ed esorcista della diocesi di Como che in 12 anni di attività, ha visto cose inspiegabili agli occhi della scienza, ma comprensibili ricorrendo agli strumenti della fede. Ne ha viste veramente tante.
Il sacerdote ci tiene a sottolineare, che in 2 anni ha incontrato più di 11mila persone, ma solo tre erano davvero possedute; tutti gli altri erano, a suo dire, disturbati dal male. Il diavolo si insinua, approfitta di una cosa che magari non ha una grande importanza, e la ingigantisce. Conosce le nostre debolezze, che sono nel dna e le sfrutta contro di noi. Molti suoi fedeli sono stati indirizzati agli psicologi, agli psichiatri, perché spesso ci sono sofferenze che hanno bisogno di un aiuto specialistico, altre che fanno parte della vita, e poi raramente ci sono delle situazioni che non hanno una causa umana.
C'è anche tanta fragilità psicologica nei ragazzi, e noi la stiamo sottovalutando senza capire che ogni volta che succede un episodio grave, come un omicidio per mano di un adolescente, c'è il fallimento di tutta la società. Il sacerdote invita i genitori in modo particolare ad intercettare i disagi e i problemi e anche le patologie mentali, chiedendo aiuto, perché il male purtroppo ha molte facce. Ma si può respingere.
Maura Manca, psicologa clinica e psicoterapeuta, nonché presidente dell’osservatorio nazionale dell’adolescenza, è stata invitata a parlare del caso di cronaca nera che ha avuto in questi giorni come protagonisti due adolescenti, Chiara una ragazza di soli 16 anni che è stata trovata morta in un boschetto vicino casa. A confessare l’omicidio è stato un suo coetaneo che ha detto di averlo fatto perché ha sentito una spinta superiore. La psicologa ha detto: “gli autori in passato di questi efferati omicidi, avevano un profilo maggiormente definito. Ora siamo in un periodo in cui si normalizza e si sdogana il male, e la violenza. Questo è molto preoccupante”.
Il male come direbbe il sacerdote è un’estremizzazione. L'esorcista nelle sue interviste ha più volte sottolineato che si è portati a pensare, che un disturbo del comportamento debba essere per forza eclatante o manifestarsi in modo estremo. Molte volte non è così ci sono giovanissimi che covano dentro dei problemi che non sono visibili ad un occhio non clinico.
Bisogna fare attenzione ai cambiamenti, notare se un adolescente inizia a fare cose che non faceva, e stare sempre in contatto con lui, senza ossessionarlo, ma chiedendogli cosa pensa di un evento, ascoltando come commenta le notizie. Così facendo, si può capire tanto. I ragazzi oggi parlano del male, ma parlano anche di bisogno di ascolto.
Tutte le emozioni, anche la rabbia e la tristezza sono amplificate. Il fatto di vivere qualcosa con intensità e di manifestarla sui social, dove magari si vuole mandare un messaggio a qualcuno è un segnale.
Il giovane adolescente, reo omicida, aveva lanciato tanti messaggi sui social alcuni assolutamente eclatanti, eppure nessuno lo ha fermato. Era ossessionato dalla serie televisiva Satan tanto da arrivare ad indossare delle lenti a contatto rosse per assomigliare a quel demonio sceso sulla terra.
I ragazzi di oggi sono iperstimolati e le istituzioni non riescono a dare gli strumenti necessari per affrontare bene il quotidiano. Parliamo sempre di web, sappiamo che sono sempre connessi, ma non abbiamo idea dell’impatto che ciò abbia sulle loro menti. Il web funziona come un moltiplicatore, bisognerebbe dare loro gli strumenti giusti per affrontarlo. Noi invece tentiamo di istruirli in modo distante dal loro mondo, e così non li aiutiamo a sviluppare i filtri giusti; e succede che filtrano a modo loro, con il rischio di distorcere le cose e di essere poi soli, contro il male, sotto ogni sua forma.