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Questa è l’epoca degli “amici” sui social, ma spesso la realtà è ben diversa. Non è così facile, anche per chi lo vorrebbe incontrare l’anima gemella. Serve una pastorale dell’incontro, per sostenere la speranza e i progetti di chi condivide gli stessi valori: coltivare l’obiettivo di una famiglia cristiana.

 

 

 

La solitudine dei single, è un disagio più diffuso di quanto si possa immaginare. Spesso le comunità sono insensibili alle richieste silenziose, di chi vorrebbe creare una relazione pensando al matrimonio e allora si può pensare “una pastorale dei single”. Creare un cammino, itinerari per conoscersi, stare insieme. Momenti in cui magari qualcuno possa anche trovare l’anima gemella, ma tutti comunque possano sentirsi accolti. Fare amicizia sarebbe già un grande passo in avanti. Spesso, infatti donne e uomini restano solo, perché impegnato nella vita lavorativa, o per carattere poco sociali.

Bisognerebbe considerare anche questa categoria di persone, offrire delle risposte a partire dal vangelo. Se è vero che non è bene che l’uomo sia solo, sicuramente un’azione pastorale potrebbe creare la possibilità di incontrare altre persone, in un ambiente sano, non virtuale. Un luogo dove condividere gli stessi valori. Molti single sono persone attive a livello lavorativo, e possono vivere una sorta di circolo vizioso in cui si è soli perché si lavora, e si lavora perché si è soli. La pastorale potrebbe creare dei momenti per facilitare un cammino, tra persone che hanno voglia di incontrarsi di guardarsi negli occhi oltre che sui social e su internet.

Nell’epoca delle relazioni su internet in cui tutto sembra disponibile a portata di click, la difficoltà di incontrarsi conoscersi e formare relazioni serie è una delle più ardue. Aiutare le persone a relazionarsi, creare occasioni e opportunità di conoscersi e incontrarsi fra persone sole, o tra coloro che vivono la propria condizione di single come una sofferenza, una ferita.

 

Forum Famiglie Puglia