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Durante l’anno 2020/2021 sono aumentati gli accessi agli sportelli in entrambi gli ordini di scuole, medie e superiori, arrivando a livelli anche superiori al periodo pre-Covid.

 

 

 

L’opportunità, di cui beneficiano soprattutto gli studenti, è stata colta in parte anche dai genitori e dai docenti. A dirlo sono i resoconti del coordinamento del progetto per la prevenzione dedicata e attiva, di cui fanno parte il centro per le famiglie del settore politiche sociali e il centro educativo memo del settore istruzione. Sono demotivazione e difficoltà scolastica, ansia scolastica, problemi relazionali e a comunicare con i genitori, scarsa autostima le motivazioni di maggior disagio che nell’anno scolastico 2020/2021 i ragazzi hanno portato agli psicologi degli sportelli scolastici attivati nelle scuole secondarie di primo grado.

Gli operatori fanno notare che “rispetto all’anno precedente è molto più accentuato l’elemento della demotivazione e anche nelle riflessioni condivise durante gli incontri di coordinamento, emerge l’elemento dello scarso interesse dei ragazzi verso la scuola legato alle difficoltà create dal covid, come discontinuità nella didattica, periodi di didattica a distanza e utilizzo in presenza di dispositivi medici”. Oltre alle difficoltà di relazione con gli adulti, emergono inoltre difficoltà dei ragazzi a relazionarsi tra di loro sia all’interno della scuola che al di fuori. Ma alla voce ’altro’ sono segnalati anche: lutto, trasferimento famigliare, ansia sociale, fobie, agitazione, dispersione scolastica, ritiro sociale, insonnia.

Speriamo che ci sia la possibilità di riemergere. Soprattutto per i più giovani che ancora una volta risultano i più fragili

 

Forum Famiglie Puglia