“Ritessere fiducia” è il tema scelto per la IV Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi che la Chiesa italiana celebra il prossimo 18 novembre.
La presidenza della Conferenza episcopale italiana, riunita in sessione straordinaria, ha disposto lo stanziamento di un milione di euro dai fondi dell’8xmille, che i cittadini destinano alla Chiesa cattolica, per far fronte alle necessità della popolazione del Libano.
Volere la pace non basta, serve “impegno, sforzo, coraggio”. Il card. Matteo Zuppi, presidente dei vescovi italiani, lo ribadisce con forza al termine del colloquio, avvenuto presso la chiesa di Sant’Ignazio di Loyola a Roma, con il vicedirettore del Corriere della Sera Aldo Cazzullo.
È un’ Ucraina sotto attacco, giorno e notte, ad accogliere l’appello di Papa Francesco preparandosi a vivere il 7 ottobre la Giornata di preghiera e digiuno per la pace nel mondo. “Siamo grati perché dopo due anni e mezzo vissuti ogni giorno sotto il rumore delle esplosioni e degli allarmi, abbiamo la certezza che solo la preghiera e il digiuno possono toccare i cuori dei potenti e fermare qualunque guerra”.
Presentato a Ginevra dall’Ufficio dell’Alto commissario per i diritti umani delle Nazioni Unite l’ultimo rapporto trimestrale, da giugno ad agosto, sullo stato dei prigionieri di guerra russi e ucraini.
“Hai le ore contate, ti ammazziamo”. E poi il lancio di sassi, bottiglie e bastoni. È successo qualche giorno fa a Roma, zona Quarticciolo. A farne le spese per l’ennesima volta è don Antonio Coluccia, il prete noto per il suo impegno contro lo spaccio e la criminalità nelle periferie della Capitale.