È mons. Giovanni Checchinato il nuovo arcivescovo metropolita della Chiesa di Cosenza-Bisignano. Pochi minuti fa in contemporanea a Cosenza e a San Severo dopo la pubblicazione ufficiale sul Bollettino della Santa Sede.
Continua a cambiare la “geografia episcopale” in Puglia: soltanto ieri la nomina del nuovo arcivescovo di Brindisi-Ostuni nella persona di mons. Giovanni Intini (LEGGI).
Il vescovo Checchinato è il secondo successore dell’arcivescovo Michele Seccia (LEGGI) sulla cattedra di San Severo, la prima diocesi retta da Seccia prima di essere trasferito a Teramo-Atri.
Checchinato era, invece, arrivato a San Severo da presbitero della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno nel 2017. A Cosenza succederà al compianto mons. Francescantonio Nolè, deceduto lo scorso settembre in seguito ad una grave malattia. Fino al suo arrivo in Calabria l’arcidiocesi sarà retta dall’amministratore apostolico, mons. Giuseppe Piemontese, vescovo emerito di Terni-Narni-Amelia., nominato da Papa Francesco a seguito della morte di mons. Nolè.
Mons. Giovanni Checchinato (65 anni) è nato il 20 agosto 1957 a Latina. Ha conseguito il baccalaureato in teologia nel Pontificio Collegio Leoniano di Anagni, di cui poi sarà rettore dal 2005 al 2015. È stato ordinato sacerdote il 4 luglio 1981. Ha conseguito la licenza in teologia morale presso l’Accademia Alfonsiana di Roma e ha frequentato il percorso accademico per il conseguimento del dottorato presso la Pontificia Università Gregoriana.
Il 13 gennaio 2017 Papa Francesco lo ha nominato vescovo di San Severo. Il successivo 23 aprile, nella chiesa parrocchiale del Sacro Cuore di Gesù a Latina, ha ricevuto l’ordinazione episcopale da Mariano Crociata, vescovo di Latina-Terracina-Sezze-Priverno, coconsacranti il vescovo Lucio Angelo Renna, suo ultimo predecessore a San Severo, e Felice Accrocca, arcivescovo metropolita di Benevento, anch’egli originario della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno; il 6 maggio successivo ha preso possesso canonico della diocesi, diventandone così il 41º vescovo.
In seno alla Cei, è membro della Commissione episcopale per le migrazioni. Nella Conferenza episcopale pugliese presiede la Commissione per il servizio della carità e della salute.
Nelle prossime settimane sarà resa nota la data del suo ingresso nella Chiesa di Cosenza-Bisignano.
IL MESSAGGIO ALLA NUOVA DIOCESI
“Sono un manovale, un servitore, bisognoso della vostra amicizia e collaborazione: sono sicuro che il Signore ci insegnerà le strade da percorrere insieme per essere strumenti dell’avvento del suo Regno”. È quanto si legge nel messaggio all’arcidiocesi di Cosenza-Bisignano del vescovo eletto, mons. Giovanni Checchinato. “Che in ognuno di voi sia pace, fedeli tutti di Cosenza-Bisignano, sorelle e fratelli nella fede, donne e uomini di buona volontà. Che ognuno possa ricevere il dono prezioso della pace dal “Principe della pace” che attendiamo con fede in questo tempo di Avvento”, l’esordio di mons. Checchinato nel suo indirizzo di saluto alla diocesi bruzia. Esprimendo il suo stato d’animo, il presule, attualmente alla guida della diocesi di San Severo, “quando Papa Francesco, attraverso il nunzio apostolico, mi ha chiesto qualche giorno fa di venire a camminare con voi come vostro nuovo vescovo, lasciando l’amata diocesi di San Severo, potrete immaginare che il mio cuore non era affatto ‘in pace'”.
“Non si vive alla giornata - ha proseguito mons. Checchinato - e il bisogno di tenere sotto controllo la nostra vita, di programmare le attività diocesane, di cercare sicurezze nelle logiche delle nostre strategie pastorali, ci conducono a pensare di essere noi a mandare avanti il Regno di Dio”. Poi “arriva un imprevisto, una nuova chiamata e ci sembra di perdere la pace, ma in realtà è il Signore che ci fa rendere conto che il Regno di Dio non è solo oltre i nostri sforzi, è anche oltre le nostre visioni”.
Il vescovo neoeletto ha salutato “tutti e ciascuno, sacerdoti e diaconi, famiglie e comunità religiose, giovani e anziani, credenti e non credenti, e ognuno di coloro che riceve le parole di questo messaggio è autorizzato a mettere il suo nome fra i destinatari del saluto e della benedizione”.