All’età di 87 anni, alle 3 di stamattina, è tornato alla Casa del Padre mons. Luigi Benigno Papa, arcivescovo emerito di Taranto.
Le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni tant’è che mons. Papa, ieri aveva ricevuto l’Unzione degli infermi dall’arcivescovo Filippo Santoro nella Casa San Paolo, località collinare alle porte di Martina Franca, dove si era ritirato dopo aver lasciato la guida della diocesi di Taranto, il 21 novembre 2011.
Benigno Luigi Papa era nato a Spongano il 25 agosto 1935. Frate cappuccino, è stato ordinato sacerdote nella chiesa di Santa Fara in Bari dall'arcivescovo di Bari e Canosa, Enrico Nicodemo.
Ha conseguito la licenza in teologia dogmatica presso la Pontificia Università Gregoriana (1963); la licenza in scienze bibliche presso il Pontificio Istituto Biblico (1965) e la laurea in teologia biblica presso lo Studium Biblicum Franciscanum di Gerusalemme (1974).
È stato docente e preside dell'Istituto Teologico Interreligioso Pugliese “Santa Fara”, di Bari, e professore presso la Pontificia Università Antonianum di Roma.
Il 14 novembre 1981, San Giovanni Paolo II lo ha eletto vescovo di Oppido Mamertina-Palmi. Ha ricevuto l'ordinazione episcopale il 27 dicembre 1981 dall'arcivescovo Anastasio Alberto Ballestrero (co-consacranti: arcivescovo Andrea Mariano Magrassi, arcivescovo Aurelio Sorrentino).
L’11 maggio 1990 è stato promosso arcivescovo di Taranto prendendo possesso dell'arcidiocesi il 9 giugno dello stesso anno.
Dopo la rinuncia per raggiunti limiti d’età, il 4 aprile 2016 Papa Francesco lo ha nominato amministratore apostolico sede vacante dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela; mantenne l'incarico fino al 7 gennaio successivo, quando si è insediato il nuovo arcivescovo Giovanni Accolla.
La camera ardente è stata allestita nella chiesa inferiore della concattedrale Gran Madre di Dio e sarà aperta fino alle 16 di domani 7 marzo quando l’arcivescovo Santoro presiederà le esequie.
Mons. Filippo ha invitato la comunità diocesana alla preghiera di suffragio per l’anima dell’arcivescovo Benigno Luigi, pastore della Chiesa ionica per 21 anni.