Stasera 8 marzo alle 18,30 a Casarano, mons. Fernando Filograna, vescovo di Nardò- Gallipoli, impegnato in questi giorni nella visita pastorale alla città inaugurerà il Centro di ascolto cittadino della Caritas.
Uno spazio, quello voluto dalle 5 comunità parrocchiali cittadine (Ss. Annunziata, parroco don Totò Tundo; San Domenico e Sacro Cuore, parroco don Fabio Toma; Cuore Immacolato, parroco don Roberto Tarantino, referente cittadino di Caritas diocesana; Santi Giuseppe E Pio, parroco don Tommaso Sabato) rivolto a soggetti deboli, a fasce meno abbienti e fragili: il centro si trova nei locali del Consultorio familiare diocesano, nel territorio parrocchiale del Sacro Cuore, ed è operativo già dal primo lockdown del 2020.
Il coordinatore operativo è Giuseppe Nuccio: “Il Centro - spiega - si è dimostrato in questi anni un luogo dove la fraternità e la solidarietà hanno stabile dimora. I dimenticati, i più fragili e le donne e gli uomini più bisognosi possono rivolgersi gratuitamente a questo centro, dove operano dei volontari, sempre disponibili all’ascolto e all’aiuto. In una società dominata dal relativismo e poco incline all’ascolto - conclude il dott. Nuccio - è presente un luogo dove c’è sempre una mano tesa, dove nessuno si sente più solo”.
Il Centro di ascolto si inserisce nel contesto di un più ampio programma della Caritas diocesana di Nardò-Gallipoli, guidata da don Giuseppe Venneri, il quale esprime grande soddisfazione per questo importante luogo di solidarietà.
All’interno del centro opera già da tempo un’équipe di volontari, tra cui esperti qualificati, che possono intervenire in ampi settori sociali.
In particolare il Centro di ascolto si occupa di ascoltare il vissuto di quanti bussano alle porte delle Caritas parrocchiali, di inquadrarne le necessità e di fare un progetto per un miglioramento della situazione. Quando ricorrono i requisiti, interviene anche operativamente attraverso gli strumenti proposti da Caritas diocesana. Certamente è “uno spazio e un tempo” durante il quale la persona debole socio-economicamente può riacquistare fiducia e sentire la solidarietà del prossimo per riprendere il cammino in modo un po’ più sereno.