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Enrico Bernasconi è scomunicato ed è fuori dalla Chiesa cattolica. È, infatti, “incorso ipso facto nella scomunica latae sententiae e, non essendoci stato fino ad oggi alcun atto di pentimento e di ritrattazione da parte del sig. Bernasconi, egli permane fuori dalla comunione ecclesiale”.

 

 

 

Lo scrive in una nota - riprendendolo da una comunicazione ufficiale della diocesi di San Severo (LEGGI) - l’arcidiocesi di Brindisi-Ostuni a proposito dell’incontro organizzato a Brindisi presso l’hotel Palazzo Virgilio con la presenza di Bernasconi, domenica 26 marzo e divulgato attraverso i social.

Come risulta dalla comunicazione della diocesi di San Severo, Bernasconi è stato scomunicato nel 2020 dall’allora vescovo Giovanni Checchinato per aver misconosciuto Papa Francesco e aver dichiarato nel 2019 che il vero Pontefice era il defunto Benedetto XVI.

“Pertanto, l’arcivescovo Giovanni - prosegue la nota della diocesi brindisina - rende noto ai presbiteri, diaconi, consacrati e consacrate e fedeli tutti che il sig. Bernasconi non è in comunione con la Chiesa universale e quindi non può esercitare in modo legittimo il ministero presbiterale (le celebrazioni da lui presiedute e i sacramenti da lui amministrati sono illeciti e nessun fedele può e deve prendervi parte). Chi vi partecipa cade in peccato mortale ed è tenuto a chiedere l’assoluzione al confessore”.

“Si invitano quindi i fedeli - conclude il comunicato pubblicato sul sito ufficiale della diocesi di Brindisi-Ostuni -, che hanno a cuore la comunione ecclesiale, a non prender parte a tale incontro. Altresì è fatto divieto ai presbiteri parroci e rettori di chiese, amministratori parrocchiali e superiori di istituti religiosi di concedere al suddetto sig. Bernasconi luoghi di culto e spazi interni o esterni di proprietà di enti ecclesiastici”.

 

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