Spiragli di sereno in vista della Settimana Santa a Casarano dove si è appena conclusa la Visita Pastorale del vescovo Fernando Filograna a tutte le parrocchie della città.
Le polemiche seguite alla comunicazione di alcuni cambiamenti disposti dal vescovo di Nardò-Gallipoli circa alcune usanze legate alla processione del Venerdì Santo a Casarano, erano sfociate in una pubblica protesta l’altra sera, durante la Via Crucis dei giovani, svoltasi per le vie della città. Ieri, una nota inviata dalla diocesi agli organi d'informazione ha fatto finalmente chiarezza sulla questione, nella concreta speranza di una rapida riappacificazione degli animi.
“Sono fiducioso e auspico una serena ricomposizione delle polemiche - sono le parole del vescovo Filograna riportate dalla nota - e la maturazione delle disposizioni necessarie perché la processione del Venerdì Santo sia un’autentica esperienza di fede e di preghiera vissuta nella comunione ecclesiale”.
“Nel confronto vissuto insieme ai sacerdoti e ad alcuni rappresentanti delle comunità parrocchiali - continua la nota -, anche alla luce del cammino diocesano circa la promozione della pietà e i relativi documenti attuativi, è emersa la possibilità di apportare delle modifiche non per mortificare ma per qualificare meglio il pio esercizio della processione”.
Due le soluzioni comunicate dalla diocesi: “Un percorso processionale sostenibile da tutti. Si intende semplicemente rimodulare il tradizionale itinerario per raggiungere, di anno in anno, tutto il territorio cittadino e per permettere a chi partecipa di non essere solo spettatore”. L’altra contestazione di un gruppo di casaranesi riguarda la presenza dei “figuranti” durante la processione. “Questa particolarità casaranese - suggeriscono dalla Curia neretina -, introdotta negli ultimi anni, potrebbe essere resa autonoma e valorizzata in una sacra rappresentazione.
“Dispiace tanto - così si conclude la nota - che per manifestare anche un dissenso lecito su scelte che comunque sono esclusive dell’autorità ecclesiastica, si sia ricorso a manifestazioni che hanno creato disorientamento e scandalo durante una Via Crucis diocesana dei giovani, dove erano presenti fedeli provenienti da tutta la diocesi”.