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“Siamo nella Settimana di Passione - la Settimana Santa -; siamo al cuore del mistero della vita cristiana e ci è posta dinanzi la croce, come spazio sorgivo della nostra fede, come compagna della nostra esistenza”.

 

 

Lo scrive mons. Giuseppe Satriano, arcivescovo di Bari-Bitonto, nel messaggio di Pasqua alla comunità diocesana (GUARDA).

“In un suo bellissimo libro mons. Magrassi cita una frase significativa di Paul Claudel: ‘Gesù non è venuto a spiegare la sofferenza, né a sopprimerla, ma a riempirla con la presenza della sua croce’. È la croce che dà senso alla nostra vita e questo tempo vuol essere un tempo intenso per ciascuno di noi; un tempo in cui lasciarci attraversare dall’amore di Cristo che ci conduce alla vittoria della vita sulla morte. Con la sua morte e risurrezione Gesù ci invita a lasciar passare la forza dell’amore, tornando ad innamorarci del quotidiano, degli ideali, delle persone, della vita vera”, osserva il presule, per il quale “la vita attende di esplodere: … nei cuori, per le strade, nei processi sociali troppo invischiati di morte, nei percorsi educativi spesso rassegnati e consegnati alla mediocrità. La vita desidera esplodere: … per aprire nuovi varchi di speranza, rompendo gli argini delle nostre difese, fatte di perbenismo e di ipocrisia. La vita esplode: … se ci lasciamo afferrare da Cristo, seguendolo per le vie impervie e luminose dell’amore vero mediante scelte ricche di apertura e donazione”.

Mons. Satriano conclude: “La Pasqua ci attende e desidera innescare la rivolta della vita liberandoci da ogni forma di morte e da quell’incubo di un Io invadente che spesso soverchia la nostra esistenza. E allora finalmente sarà primavera e sarà Pasqua nel cuore di tutti”.

 

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