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Parte la III edizione del Premio “Un passo alla volta” in nome di don Tonino Bello promosso dall’Associazione culturale intitolata al vescovo originario di Alessano in collaborazione con l’Università del Salento.

Un concorso che vedrà impegnati gli studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado di Lecce sul tema ambientale e sulla responsabilità di ogni cittadino nel quotidiano attraverso la produzione di un testo argomentativo, di un prodotto multimediale o figurativo con una foto o un disegno. “Abbiamo voluto - ha detto Fabio Pollice, nella sua veste di presidente dell’Associazione - offrire uno spunto di riflessione e di azione agli studenti perché, partendo dalle parole e dall’esempio di don Tonino, potessero sentirsi parte di una comunità e protagonisti di un territorio.

La presentazione del Premio è avvenuta all’interno di un incontro-dibattito proprio su “Territorio sostenibile. Cittadini responsabili” nell’aula magna dell’Università del Salento. Primo appuntamento per un confronto che ha visto da una parte il prof. Fabio Police, in questo caso nella veste di geografo e direttore del Dipartimento di Storia, Società e Studi sull’uomo, il prof. Alberto Basset, ordinario di Ecologia e Coordinatore di Life Watch, l’assessore al comune di Lecce Silvia Miglietta e il magistrato Elsa Valeria Mignone, dall’altra parte gli studenti di diverse scuole superiori di Lecce. In realtà i relatori hanno proposto degli spunti di riflessione partendo dalla realtà dei fatti che stanno accadendo con una visione mirata alla realtà del territorio salentino.

Partendo dai dati globali Basset ha messo in evidenza come l’impegno alla sostenibilità non sia una fake news da archiviare come tema di chiacchiericcio, ma è una realtà che deve riguardare tutti e sempre con maggiore urgenza in senso collettivo e sociale. I maggiori consumi della specie umana e gli sprechi sempre più pericolosi , ma fanno perdere di vista la bellezza, la saggezza, la salute e il coraggio, da sempre fuori dal paniere dei dati che fanno aumentare il Pil, metro di sviluppo di un territorio. Una considerazione questa che già 50 anni fa faceva Robert Kennedy e che oggi viene fuori, secondo il professore, dalla Laudato Sì di Papa Francesco.

Sui consumi e sulla necessaria collaborazione tra  cittadini, da soli o insieme, e pubbliche amministrazioni ha insistito l’assessore Miglietta che vede in una mentalità sedentarie e pigra diffusa il freno che non permette ai nostri comuni di puntare ad essere come le tanto osannate città del nord europa. L’uso eccessivo delle auto porta a trascurare l’opportunità di una mobilità su bicicletta, visto anche la natura di un territorio pianeggiante e di un clima abbastanza mite. “E’ da sfigati pedalare!”, direbbero i ragazzi di oggi. Rimane, però, anche il problema della eccessiva frammentazione nella gestione del trasporto pubblico che non permette un’ottimizzazione della viabilità tra i capoluogo e i paesi limitrofi.

è il territorio salentino - ha tuonato la dottoressa Mignone - che sta perdendo la sua bellezza non per colpa degli altri, ma per l’incuria di chi ci abita”. Le indagini della magistratura hanno infatti dimostrato come a deturpare e uccidere i tesori del Tacco d’Italia siano stati, da una parte, coloro che negli anni hanno costruito sulle falesie, hanno inquinato le falde acquifere, hanno abbandonato le campagne o convertite a culture intensive, hanno sotterrato sotto le piazze i rifiuti speciali, e dall’altra, la mancanza di controlli, le leggi un po’ approssimative e ritardatarie che hanno lasciato tutto nel degrado silenzioso, facendo perfino pensare che il Salento non fosse un territorio a vocazione turistica.

Gli studenti hanno ascoltato con interesse e hanno cominciato a dare prova della sensibilità e dell’interesse per un’occasione confronto chiaro e leale. In chiusura dell’incontro hanno posto domande sulla xylella, la Tap, la centrale di cerano, come sollecitato uno sblocco del problema dei trasporti, della necessità di piste ciclabili sicure. Un primo passo, quello offerto dall’Associazione don Tonino Bello, che permetterà di ridurre l’impronta sull’ambiente attraverso il Concorso proposto e le sicure occasioni di incontro che seguiranno in questo anno all’interno delle diverse realtà scolastiche.

 

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