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Finale al cardiopalma, con un secondo tempo dove il Lecce avrebbe meritato la vittoria, per quanto prodotto con caparbietà e intensità.

 

 

 

Invece l’errore di Helgason che consentiva al Vicenza di battere il rigore del pari (parato prima da Gabriel, ma ripetuto con eccessiva fiscalità), e il clamoroso sbaglio di Rodriguez (che si divorava il contropiede), portavano il Vicenza a pareggiare prima e a vincere poi per 2-1 con i gol di Diop e Ranocchia al 103'. Così la festa giallorossa era rimandata. Eppure i giallorossi avrebbero meritato di più e, soprattutto, lo avrebbe meritato Strefezza, autore di un gol e di una partita meravigliosa.

Il Lecce scendeva al Menti fra l'entusiasmo del popolo salentino che aveva fatto sentire tutto il suo calore, colorando di giallorosso il settore degli ospiti, anche se tanti leccesi erano disseminati negli altri settori dello stadio.

Baroni confermava la stessa squadra scesa in campo contro il Pisa. Il primo tempo era però bloccato. Il Vicenza chiudeva bene ogni spazio e non permetteva al Lecce di azionare il tridente. I salentini si affidavano ai lanci lunghi, ma erano spesso imprecisi. Sulle fasce Gallo e Gendrey non erano costanti nelle sovrapposizioni, Gargiulo non si inseriva a dovere, ma era soprattutto Coda a non trovare palloni giocabili. Così se i salentini avevano il pallino del gioco, dall'altro lato non creavano molto.

Alla mezz'ora, Blin si fermava per un guaio muscolare e al suo posto entrava Helgason, con l'intento di dare maggior brio agli attacchi giallorossi.

I supporters leccesi chiedevano a gran voce ai propri beniamini di attaccare, ma la buona predisposizione dei vicentini e la lentezza della manovra facevano il resto.

Il nervosismo in campo si faceva sentire con l'avanzare dei minuti, data l'importanza della posta in palio e il Lecce era sempre più imbrigliato dal Vicenza.

L'ingresso di Helgason era impalpabile e il centrocampo salentino veniva quasi sempre scavalcato. Al 55' Coda su punizione colpiva un clamoroso palo e sulla ribattuta era Helgason a sparare alto da posizione defilata. Subito dopo era Strefezza a colpire di destro, ma la palla finiva fuori.

Nemmeno due minuti ed era sempre Strefezza ad andar vicino al gol su cross di Gallo. La pressione del Lecce era finalmente costante e i salentini, avendo forse saputo dei risultati dagli altri campi, aumentavano i giri del motore. Dall'altra parte il Vicenza doveva puntare alla vittoria. Al 61' Contini faceva un miracolo sull'ennesimo tiro di Strefezza, veramente sfortunato.

Al 71' però Strefezza andava nuovamente al tiro da fuori area e questa volta la palla entrava in rete. Nell'euforia del gol, un tifoso salentino gettava un petardo in campo e il portiere Contini stramazzava a terra a causa del rimbombo del petardo.

Si tardava la ripresa della gara anche perché i vicentini avevano solo voglia di sottolineare l'accaduto. Dopo 10 minuti di sospensione, la partita riprendeva e il Lecce rischiava sul tiro di Maggio. Baroni inseriva Listkowski e Ragusa al posto di Di Mariano e Strefezza.

Quando tutto sembrava fatto al 90' Helgason faceva la frittata regalando il rigore al Vicenza. Alla fine anche Rodriguez ci metteva del suo e il tiro dalla distanza di Ranocchia trovava colpevolmente Gabriel in ritardo, consentendo l'incredibile rimonta al Vicenza. Ora serveranno tre punti per festeggiare contro il Pordenone. Il Salento intero dovrà spingere i salentini alla A.

 

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