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Così non va. Ci teniamo stretto il punto, ma non è piaciuta la prestazione dei salentini. Eppure oggi il Lecce era atteso dalla conferma dopo l'ottima prestazione di Salerno.

 

 


Di contro la Cremonese aveva un grande desiderio di rivincita e i soli due punti conquistati costituivano un magro bottino per poter sperare in una salvezza tranquilla. Mister Baroni mandava in campo una formazione diversa dall'ultima gara. In difesa, confermava la coppia centrale Baschirotto-Pongracic, mentre agivano sulle corsie esterne Gallo e Gendrey. A centrocampo la novità era costituita da Askildsen, mentre in attacco Colombo, autore di uno splendido gol con la Nazionale under 21, veniva preferito a Ceesay, appena recuperato. Il trio offensivo era completato da Strefezza e dal recuperato Banda.
La Cremonese di Alvini era disposta con Zanimacchia trequartista a supporto di Okereke e Ciofani.
I primi minuti sono di studio, ma evidenziano la volontà lombarda di fare la gara, anche a rischio di prendere le ripartenze salentine.
I centrocampisti giallorossi faticano a prendere le misure. Hjulmand è insolitamente impreciso, Gonzalez gioca bene ma dovrebbe smistare meglio per i compagni, mentre Askildsen recupera qualche pallone ma è solo. Al 17' arriva la prima svolta del match. Hjulmand perde l'ennesimo pallone e permette l'uno contro uno in area, dove Falcone commette fallo da rigore che Ciofani puntualmente realizza. Il Lecce non reagisce, anche perché Banda e Strefezza sono molto ben contenuti dal raddoppio di marcature. Colombo è un pesce fuor d'acqua e nonostante qualche incursione sulle fasce, la Cremonese non corre praticamente pericoli. Dopo la mezz'ora è Banda a creare movimento e scompiglio anche se non al meglio. Sono però solo iniziative personali ed estemporanee, mentre latita il gioco.
Basta però una triangolazione tra Colombo, Strefezza e Gendrey per dare al Lecce l'occasione del rigore al 41' che Strefezza trasforma con gran classe. Nella ripresa il Lecce inserisce subito Ceesay per Colombo el tentativo di cambiar musica rispetto allo spartito complicato dell'inizio della gara. Hjulmand ritorna sui suoi livelli e arrivano più palloni nella trequarti, creando potenziali pericoli ai lombardi. La Cremonese però non ci sta e intorno al 15' sfiora il vantaggio su calcio d'angolo. I lombardi appaiono padroni del campo e Zanimacchia a destra crea tanti grattacapi prima a Gallo (infortunatosi al 15' della ripresa) e poi a Pezzella. Finalmente mister Baroni cambia gli interni di centrocampo inserendo Blin e Bistrovic vedendo in difficoltà il centrocampo salentino.
Al 27' la Cremonese avrebbe da scartare solo il regalo dei giallorossi in uscita, ma Falcone sventa il pericolo con un autentico prodigio. Qualche minuto dopo sono ancora i lombardi a sfiorare il vantaggio che sarebbe anche meritato pur se effetto delle amnesie del Lecce che per altro.
Se la Cremonese riesce a tirare verso la porta dei salentini, al contrario il Lecce non è mai pericoloso, perché Ceesay è troppo isolato e gli esterni non hanno aiutato. Fa ben sperare solo il forcing finale e il desiderio di provarci fino alla fine. La Nord spinge e i ragazzi sono per lo meno generosi. Di Francesco è più brillante dello stremato Strefezza, ma è Banda a cercare il dribbling più di tutti. La pausa non ha giovato e la manovra è apparsa involuta. A Roma bisognerà andare con un altro spirito e a caccia di quei punti che non si possono perdere per strada.

 

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