Il Lecce falliva la prova del nove e si arrendeva davanti agli emiliani. Era così dimostrata la difficoltà della squadra di Baroni nel creare il gioco. Oggi in più si è vista anche la sterilità delle due punte centrali giallorossa, visto che prima Ceesay e poi Colombo non hanno avuto chance clamorose. Ha combattuto più il primo rispetto al secondo, ma senza particolari lampi.
Il Lecce soffriva la fisicità degli emiliani che neutralizzavano gli avanti salentini, sventavano ogni cross e chiudevano ogni spazio centrale. Senza poi le ispirazioni di Strefezza e i tempi giusti negli inserimenti il Lecce non colpiva. Infine, a completare la frittata si metteva anche Baroni che stravolgeva il Lecce come un calzino e le novità rispetto alle previsioni della vigilia erano tante: in difesa Tuia veniva riconfermato al posto di Umtiti (che non si è allenato fino a metà settimana), a centrocampo Maleh era preferito a Gonzalez, mentre in avanti spazio a Banda e Ceesay (che vinceva il ballottaggio con Colombo). In realtà però il tecnico toscano voleva tener fede al vecchio adagio: "squadra che vince non si cambia", ma oggi avrebbe dovuto mettere il miglior Lecce possibile. Rispetto a Bergamo, le novità erano solo quelle di Strefezza e Banda (che sostituiva lo squalificato Di Francesco). Gli emiliani invece schieravano dal primo minuto Berardi che all'andata realizzò il gol che portò alla sconfitta dei salentini. Osservati speciali erano anche Zortea, Defrel e Obiang. Gli schieramenti delle due squadre erano speculari. Il Lecce era subito aggressivo e sull'out di sinistra creava la prima occasione da gol con Banda, partito a mille, con i suoi caratteristici dribbling. Anche Maleh si disimpegnava bene sulla stessa fascia, dimostrando di essere pienamente entrato negli schemi di Baroni. Al 7' minuto era Strefezza a calciare alto da fuori area. Al 16' arrivava però il cartellino giallo per Banda che provocava il sussulto dei supporters giallorossi. L'occasione più ghiotta però capitava agli emiliani che, in contropiede, sfioravano il vantaggio su una ripartenza favorita da un errore in fase di impostazione di Tuia. Bravo Falcone nella circostanza. Il Lecce soffriva qualche minuto dopo, allorquando Berardi al volo calcia a fuori da buona posizione.
Al 21' lo stesso Berardi veniva ammonito per un fallo netto su Banda, che, anche in modo confusionario, creava apprensione agli ospiti. Al 28' su calcio d'angolo il Sassuolo aveva una seconda opportunità clamorosa, che sprecava incredibilmente. Il Lecce penetrava con molta difficoltà tra le fitte maglie avversarie, mentre il Sassuolo preferiva agire in ripartenza, trovando maggiori spazi. Non sempre funzionavano le marcature preventive soprattutto sull'out di destra. A ciò si aggiungeva la prestazione di Strefezza che illuminava il gioco solo a sprazzi e sbagliava le conclusioni dalla distanza.
Nella ripresa, Baroni inseriva subito Oudin per Banda e Colombo per Ceesay (poco concludente questa sera). Il Lecce ripartiva col piglio giusto e Oudin al 6' aveva una buona chance da fuori area. Anche Colombo, al 8' calciava da fuori, ma la mira era alta. Al 9' Oudin aveva una grande occasione, ma il suo bolide su spegneva sul fondo. La spinta dei salentini non era arrembante, ma comunque costante. Cresceva soprattutto Strefezza e la linea di destra riprendeva a funzionare, mentre Gallo commetteva errori tecnici in fase di impostazione che frenavano i giallorossi. È vero però che Berardi era annichilito.
La doccia fredda giungeva al 20' quando Thorstvedt svettava nel cuore dell'area di rigore e annotava il vantaggio. Invero, il gol subito era immeritato, soprattutto perché nella ripresa gli emiliani non avevano mai tirato in porta. Il Lecce era però troppo impreciso e nervoso. La manovra mancava di brillantezza e allora era il pubblico a spingere. L'urlo della Nord si faceva sentire e il Lecce, come un toro ferito, si lanciava in attacco, ma mancava la stoccata vincente.
Al 27' Gonzalez sostituiva Blin, oggi poco reattivo. Pioveva sul bagnato per il Lecce quando al 28' veniva ingiustamente ammonito Baschirotto che sarà costretto a saltare la gara con l'Inter. L'ultimo quarto d'ora si giocava veramente poco, fra tante pause e perdite di tempo. A dieci dal termine veniva richiamato in panchina anche Maleh e Baroni metteva Askildsen. Gallo continuava a sbagliare ogni palla. Al 37' era colossale l'occasione capitata sui piedi di Strefezza, forse anche per caso, ma l'attaccante salentino sbagliava da un metro.
Il Lecce, dopo questa gara, dovrà affrontare l'Inter al San Siro e non sarà facile.