Una domenica di calcio, anche se raccontare di calcio, non se ne ha voglia. Prima il ciclone Coronavirus che, abbattutosi sul nostro Paese, ha cancellato buona parte della giornata calcistica: giornata che passa in secondo piano, di fronte ad una vera e propria emergenza nazionale, che è piombata come un asteroide sullo Stivale.
E come se non bastasse, quella che doveva essere una semplice giornata di festa e sport per l’esodo giallorosso all’Olimpico, ha avuto gli onori della cronaca per il vile agguato teso alla tifoseria salentina da parte di sostenitori del Bari diretti a Cava dei Tirreni. Stigmatizzare quando accaduto, come hanno fatto immediatamente le due società, le scuse del sindaco Decaro, sono testimonianze che devono starci, resta la profonda amarezza per le scene di ordinaria follia andate in scena in una domenica in cui il Paese è costretto ad arginare una vera e propria emergenza sanitaria.
Si ferma all’Olimpico la striscia positiva del Lecce, fermato da una Roma apparsa più tonica e determinata dei giallorossi. Un 4-0 a favore dei capitolini maturato in uno primo tempo in cui la squadra di Fonseca ha condotto quasi sempre le danze (62% di possesso palla), grazie anche ad una compagine salentina apparsa sottotono, abbastanza confusionaria ed impacciata a centrocampo.
Under al 13’ e Mkhitaryan al 38’ hanno messo una seria ipoteca sulla vittoria, con i giallorossi che cercavano di rientrare in corsa, con il solo Lapadula davanti a dimenarsi senza fortuna. Nella ripresa Liverani cerca di rimescolare le carte con Shakov per Petriccione - abbastanza opaca la sua prova - riproponendo il medesimo schieramento vittorioso contro la Spal. Ma Dzeko e Kolarov chiudono il conto rifilando un sonoro e pesante poker agli uomini di Liverani.
Una sconfitta che brucia, ma a bruciare sono soprattutto la brutta pagina di cronaca nera scritta in autostrada. A perdere è stato il Lecce, una sconfitta che può starci per la brutta prova offerta. Ma a perdere sono stati soprattutto quegli pseudotifosi che hanno infangato questa domenica di sport. E l’applauso tributato ai giallorossi dalla tifoseria presente in curva nord, è stato il messaggio più bello di questa grigia e triste domenica. Nonostante tutto, oggi è bello essere e sentirsi appassionati del Lecce.