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È molto vivo, e soprattutto molto caldo, il dibattito sulla ripresa del campionato di calcio. E la stampa ne offre una colorita documentazione.

 

 

Mordente il battibecco tra Giovanni Rezza, responsabile del reparto malattie infettive dell’Istituto superiore della sanità, secondo quanto riferisce il Corriere della sera: “Fosse per me non darei parere favorevole, Il calcio è uno spettacolo di contatto e il contatto può favorire la circolazione del virus… Umberto Cairo, presidente del Torino sta dalla parte dell’infettivologo: «Ha ragione, riprendere il campionato a fine maggio è impossibile»… La Lazio, però, sta dall’altra parte della barricata con il suo portavoce: «Gli scienziati sarebbero molto più utili se invece di occuparsi di queste cose trovassero il modo di fronteggiare il virus e trovare il vaccino»”.

“L’Istituto superiore della sanità gela il calcio: contrari alla ripresa. Gravina furioso. Le frasi di Rezza scatenano l’inferno… Sconcertata la Fgci che sta lavorando per la ripartenza. Poi lo scienziato si corregge”, attesta Il Corriere dello Sport.
La Gazzetta del Mezzogiorno evidenzia, a sua volta, preoccupazioni nella squadra del Lecce, presentando una testimonianza: “Calderoni, (CLICCA QUI ansia in casa Lecce: «Preoccupato per il virus… A mio figlio dico che i medici sono eroi)”.

Prudente, per La Repubblica, la posizione di Franco Carraro, ex ministro e presidente del Coni: “Credo che si debba avere una sensibilità pubblica. Il calcio non può passarci sopra e chiedere privilegi… Chiaro che la stagione deve finire, ma non ci si può affannare e farsi guidare dalla voglia del pallone da far rotolare subito in porta… iniziare il prossimo campionato nel dicembre 2020, giocare anche d’estate, spostare il campionato europeo all’anno prossimo…”.

Molto drastica, secondo Avvenire, la posizione di Claudio Ranieri, allenatore della Sampdoria. “ Ripartire a gennaio 2021 permetterebbe di avere più di sei mesi per concludere il campionato e vedere se il coronavirus ci ha abbandonato”, affermazione che trova conferma pure nell’ex portiere del Cesena in serie A negli anni Settanta, Lamberto Boranga, laureato sia in medicina sia biologia: ”Il calcio non abbia fretta di ripartire”.

Molto forte il titolo a tutta pagina de Il Messaggero: “Il Calcio gioca contro tutti”, con la spiegazione: ”Molti presidenti di serie A hanno provato in tutti i modi a convincere il governo. E a dire il vero sul premier Conte erano riusciti a fare breccia: ma non è bastato… Certo, come filtra da più parti, il calcio avrebbe preferito più solidarietà da parte degli altri sport”.

Quotidiano di Puglia raccoglie le dichiarazioni di Meccariello, un difensore della squadra giallorossa: “Allenamento in terrazzo? Si può per Biagio. «Si prova a far qualcosa, per quel che si può in base allo spazio a disposizione. L’augurio è ripartire, in primis con la vita normale e poi pure con il calcio», dichiara il giocatore, che continua: “Ci prepariamo per la ripresa”. Da sottolineare, infine, la bella testimonianza del difensore. che rivela pure le sue scelte di vita: “La lettura mi è sempre piaciuta… Il calcio per me non è mai stata una priorità, è stato l’interesse più grande della mia vita, ma mai ho trascurato la scuola, spero di conseguire la laurea in giurisprudenza”. Deve superare solo gli ultimi esami.

 

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