L’analisi e le considerazioni sull’attuale situazione del mondo del calcio in rapporto alle linee guida del governo per la Fase 2 dell’attuale epidemia sono in modo evidente il tema principale trattato delle pagine sportive dei giornali.
“Lecce sposa la prudenza, Sticchi Damiani: noi pronti, ma…”, titola La Gazzetta del Mezzogiorno, che poi esplicita affermando che il presidente del Lecce “Non intende in alcun modo forzare la mano, dopo la circolare del Ministero dell’interno”. Comunque, egli poi afferma: “Non penso che questo passaggio possa essere in alcun modo messo in relazione alle sorti del torneo, ferma restando la volontà espressa da tutte le società, compresa la nostra, di tornare a giocare, se sarà possibile farlo in sicurezza”.
Molto decisa su Il Messaggero la presa di posizione di Massimo Caputi, il quale sostiene che l’attuale Fase 2 riguarda solo “Una riapertura più che di facciata, che reale e condivisa: lo sport d’altronde è specchio di un Paese frammentato e senza una visione comune. In questi giorni abbiamo assistito a un balletto di buoni propositi e lodevoli intenti, così come di clamorose contraddizioni e avvilenti ipocrisie. Un gioco di fughe in avanti di politici, istituzioni, federazioni e presidenti, mentre il sistema sport, così complesso e variegato, meriterebbe condivisioni, analisi e conoscenze ben diverse”.
Per i tifosi salentini particolare interesse suscita il problema della disponibilità dei tamponi da parte del Lecce, come attentamente rileva Tonio de Giorgi su Quotidiano di Puglia: “Il Lecce non ha ancora la possibilità di disporre una quantità sufficiente di tamponi e test sierologici, senza i quali non è possibile avviare l’attività sportiva. L’interlocutore principale dovrebbe essere la Asl già alle prese per soddisfare le richieste e le emergenze dei comuni cittadini che hanno la stessa dignità dei calciatori”.
Di evento grave parla La Repubblica: “L’ennesima uscita confusionaria del ministro che spinge per cancellare il calcio. Un parere del Comitato tecnico scientifico sarebbe pronto per chiudere la stagione sportiva: per questo ieri, per tutto il pomeriggio tra i club di serie A è circolata la voce di un decreto governativo imminente per sancire la fine del campionato. In realtà, dopo lo schiaffo incassato con la riapertura degli allenamenti su base individuale anche ai giocatori di calcio, il ministro sembra sempre più solo”.
Sull’evolversi della situazione offre un retroscena Il Corriere della sera: “Dopo lo strappo dei governatori, il Ministero dell’interno si è adeguato”.
Sulla stampa sportiva non si parla, comunque, solo delle tante problematiche ufficiali.
L’inosservanza del giusto obbligo di restare a casa può avere pure risvolti intimi molto spiacevoli: “Lazio, l'ex Gascoigne viola la quarantena e va al pub: la fidanzata lo lascia. Gazza era andato a fare visita a un amico e bevuto qualche birra. La compagna non ha mandato giù l’episodio”, racconta Il Corriere dello sport.
Come sempre, le grandi attività sociali sono la risultante di mille componenti privati e pubblici.