“Vorrei ringraziare innanzitutto il Signore, in questa domenica in cui festeggiamo la Santissima Trinità, per il dono della vita che ha fatto ad ognuno di noi, Per averci dato la possibilità di rincontrarci nella nostra casa comune”.

Con queste parole don Alberto Taurino, parroco di Cavallino, ha aperto la celebrazione eucaristica alla presenza del Consiglio pastorale parrocchiale, degli operatori pastorali e dei fedeli. Don Alberto ha voluto comunque, nonostante il lungo periodo di chiusura per la pandemia, ringraziare il Signore per un anno pastorale difficile. Un anno pastorale interrotto bruscamente nelle relazioni e nei rapporti umani a causa del Coronavirus.

Il parroco ha ringraziato uno per uno gli operatori pastorali con un ringraziamento particolare rivolto agli operatori della carità. In un periodo difficile come quello vissuto recentemente a causa del coronavirus, sono cresciuti i problemi nelle famiglie e nella popolazione e sono aumentate le richieste di aiuti alimentari.

La Caritas con in testa il parroco, aiutato e sostenuto dalla Protezione civile di Cavallino, ha portato sostegno a tutti coloro che lo richiedevano. Un segno tangibile della presenza e di attenzione ai più poveri e ai bisognosi.

Don Alberto non ha fatto mancare un messaggio di fede e di speranza, tramite l’annuncio della Parola e la celebrazione eucaristica, giunta nelle case grazie ai sistemi telematici odierni e grazie a due operatori, Roberto de Pascalis e figlio, che hanno offerto il loro servizio in questo lungo periodo. Durante l’omelia ha ricordato il tema del cammino pastorale proposto dall’arcivescovo Michele Seccia: “Dalla mensa eucaristica alla mensa domestica”.

Un tema certamente premonitore ma soprattutto un invito a porre attenzione al cenacolo familiare. Infine don Alberto ha rivolto un invito agli operatori pastorali e fedeli ad utilizzare il periodo estivo come momento di recupero dei rapporti sia tra le persone che con il Signore.