L’ultimo saluto a Padre Vincenzo Tirabovi la città e la Chiesa di Lecce lo rivolgeranno oggi pomeriggio alle 18 nella chiesa parrocchiale di Santa Maria dell’Idria con il rito delle esequie presieduto dall’arcivescovo Michele Seccia cui prenderà parte tutta la comunità vincenziana.
Padre Vincenzo, decano della Congregazione della Missione di San Vincenzo de’ Paoli, infatti, si è spento nella notte tra martedì e mercoledì, alla soglia dei 103 anni di vita e dei 76 di sacerdozio. Nato a Eboli il 5 novembre 1919, allorquando la casa della comunità parrocchiale dell’Idria, che lo ha ospitato per tutti questi anni, era ancora una residenza campestre.
Lo si evince dalle “bolle” di sacre ordinazioni tuttora custodite nell’archivio della Curia diocesana; assieme a quelle dei Frati minori francescani all’epoca coinquilini della stessa dimora.
Già dal 1931 Padre Vincenzo lo troviamo a Lecce, anche se per soli cinque anni. Tanti quanti ne occorrevano per il diploma di scuole elementari. Ma ciò riguarda soltanto la sua prima dimora: la prima delle tre che vedranno in seguito la sua presenza.
Infatti, vi ritornò per la seconda volta assieme ai suoi confratelli vincenziani, tutti costretti a lasciare Napoli per l’ultimo conflitto mondiale, a causa dei tanti bombardamenti dell’aviazione alleata. Lecce, invece, era una dimora sicura essendo priva di qualsiasi interesse belligerante.
Ma il 24 febbraio del 1945 è stato il più bel giorno della sua vita: quello dell’ordinazione sacerdotale che lo trattenne a Lecce fino all’inizio del citato anno pastorale. Poi per ben 43 anni, l’obbedienza religiosa lo porta in sette residenze piccole e grandi della Provincia religiosa napoletana: Napoli, Salerno, Benevento, Catania; e poi ancora Penne, Oria e Nicastro.
Finalmente, con altra felice coincidenza, la venuta a Lecce di Papa Giovanni Paolo II, il 17 settembre del ’94, ritorna l’ultima volta nel Salento rimanendovi per ben ventott’anni fino al giorno della sua morte.
Nella sua vita ha svolto diverse funzioni direttive in varie case della Congregazione, in primis nella Casa provincializia dei Vergini a Napoli. Poi, responsabile della Scuola apostolica e del noviziato teologico: sempre operoso e fecondo nelle direzioni spirituali secondo lo spirito del fondatore.
Confessore illuminato in varie chiese cittadine e campestri. Ma, soprattutto, nelle comunità di suore. Oltre che nelle case delle Figlie della carità, svolge il suo ministero in molti altri istituti religiosi di Lecce e in diverse località del mezzogiorno.
Il decano dei sacerdoti della Congregazione della missione ha vissuto con grande gratitudine l’aver superato - solo due anni fa - il fatidico traguardo dei cento anni di vita. In una cerimonia ad hoc il primo a congratularsi di questo importante genetiliaco con Padre Vincenzo fu il superiore generale Padre Tomaž Mavrič, un evento che ha visto perfino l’interesse di una nota trasmissione nazionale di Raiuno giunti in loco per intervistarlo.
Oggi ringraziamo Dio, che ha donato a Padre Vincenzo Tirabovi un’esistenza lunga, resa ancor più preziosa dal dono del sacerdozio, che egli ha esercitato con zelo, impegno, costanza, serenità e tenacia.
Dopo la celebrazione presieduta oggi dall’arcivescovo la salma muoverà da Lecce per raggiungere Teramo ove sarà celebrata una santa messa nel santuario della Madonna delle Grazie, luogo mariano tanto caro al compianto religioso.