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“L’esplosione dei contagi provocata dalla variante Omicron ci mette davanti a scelte impegnative e non più rinviabili”.

 

 

È l’ennesimo appello che Carlo Salvemini, primo cittadino di Lecce, rivolge attraverso i social ai suoi concittadini.

“Ad oggi - constata il sindaco -, nonostante l’introduzione del green pass e il suo recente ‘rafforzamento’, sono ancora sei milioni i cittadini italiani non protetti dal vaccino, la stragrande maggioranza per scelta. Al di là delle ragioni che li collocano in questa condizione, si tratta di un numero ancora troppo alto di persone a tutt’oggi ‘indifese’ dalle forme più gravi che la malattia può assumere”.

Evidente la preoccupazione di Salvemini: “Se anche solo l’1 per cento di essi dovesse finire in ospedale, i nostri sistemi sanitari si troverebbero a gestire nell’immediato futuro - data la velocissima contagiosità della variante Omicron - circa 60mila ricoveri di persone non vaccinate. Un numero molto alto (oggi i ricoverati con sintomi in Italia sono circa 1300 in terapia intensiva e 12mila con sintomi), in grado di mandare in tilt le strutture sanitarie”.

“Ricordo - aggiunge con apprensione - che è proprio per evitare il collasso delle strutture sanitarie che l’intero Paese, e poi le singole regioni, a seconda della gravità, sono state chiamate in questi ultimi due anni al blocco delle attività sociali ed economiche. A fermare le scuole, a svuotare gli uffici e i posti di lavoro. Ad affrontare lockdown e restrizioni. Faccio presente che è proprio per i rischi generati da questo enorme ‘zoccolo duro’ di non vaccinati - che non si riesce ancora a scalfire - che oggi su tutti i giornali e i telegiornali si discute (ancora una volta) della possibilità di chiudere le scuole, esponendo i bambini e i ragazzi alle gravi conseguenze che lo stop alle lezioni comporta”.

“Si comprende dunque perché, per il bene di tutti, nell’interesse della collettività, sia ormai il momento di stabilire l’obbligo vaccinale. Per andare a lavorare. Per frequentare i luoghi pubblici. Per frequentare la propria sfera sociale. Perché tutti devono proteggersi dalle conseguenze drammatiche che il contagio può provocare. E tutti devono contribuire a proteggere il sistema sanitario - che già in queste ore si misura con l’impossibilità di gestire in maniera efficiente il tracciamento - da nuovi rischi di collasso”.

Infine, l’appello ai Leccesi che non l’hanno ancora fatto: “correte a vaccinarvi. Oggi più che mai è un atto di estrema, necessaria, responsabilità verso sé e verso la comunità”.

 

Forum Famiglie Puglia