La comunità parrocchiale di San Massimiliano Kolbe in Lecce si prepara a celebrare un avvenimento di memoria e di fede: il 25° anno della dedicazione della chiesa, consacrata dall’arcivescovo Cosmo Francesco Ruppi il 24 maggio 1997.
Una chiesa che cerca di essere “casa tra le nostre case”, tenda ospitale dove ogni viandante dell’esistenza, possa realmente incontrare Cristo. Rileggendo la nostra storia di comunità, riscopriamo la gioia di raccontare Cristo per fare memoria del suo amore sempre vivo.
Sarà un mese intenso, per “rileggere la storia di vita sotto l’azione dello Spirito Santo e l’ascolto della Parola”, facendo memoria della propria fede e scendendo fino alle radici vitali: dalla strada alla tenda, fino al tempio.
In preparazione all’anniversario, si condurrà la comunità, ad una presa di coscienza, di appartenenza ad una comunità concreta, in una realtà bella, ma anche realtà sociale con tante sfide che ha in sé la periferia della città.
Nei solenni festeggiamenti, è stata coinvolta l’intera comunità: dai giovani ai bambini, alle famiglie, gli ammalati, i detenuti domiciliari, con momenti di preghiera nelle case, visita ai sofferenti, per rendere lode a Dio per tutti i doni e i benefici ricevuti in questi anni.
Il programma previsto dal consiglio pastorale parrocchiale prevede varie fasi che attraversano le dimensioni liturgica, pastorale, culturale, spirituale ma anche sociale. La dimensione sociale è, infatti, lievito e fermento di vita nuova per la comunità che evangelizza.
Si alterneranno, nei vari appuntamenti e nelle celebrazioni: il nunzio apostolico mons. Luigi Pezzuto, l’arcivescovo Michele Seccia, il vicario generale mons. Luigi Manca, mons. Antonio Montinaro, don Giovanni Serio, don Luciano Scarpina, don Attilio Mesagne, mons. Dario Viganò e mons. Stefano Sanchirico oltre ai precedenti parroci don Fernando Doria e mons. Piero Quarta.
Come 25 anni fa, la comunità fa propria la promessa di essere sempre una casa fra le case, una famiglia in mezzo alle altre famiglie, una comunità di fratelli amati da Dio, desiderosa di abitare qui per mostrare il volto benevolo e accogliente del Padre e condividere i doni della salvezza.