Si sono conclusi a Lecce i festeggiamenti religiosi e civili in onore di San Luigi Gonzaga il cui simulacro venerato dai leccesi è conservato nell’omonima chiesa nei pressi di Porta Napoli.
Il giorno della vigilia la processione, dopo due anni di restrizioni, per le vie del centro storico con il saluto delle campane di tutte le chiese davanti alle quali è passato il simulacro del santo: all’uscita e al rientro il coro, accompagnata dal Concerto bandistico ‘Città di Monteroni’, ha eseguito l’antico inno.
Oltre a mons. Nicola Macculi, padre spirituale confraternita dedicata al giovane santo guidata dal priore Claudio Selleri, che ha presieduto il sacro corteo, erano presenti anche i canonici dell’Istituto Cristo Re Sommo Sacerdote ma anche la autorità civili: l’amministrazione comunale, in particolare, era rappresentata dal vicesindaco Signore e dall’assessore Foresio.
Un fiume di fedeli si è alternato per un momento di preghiera nella chiesa di San Luigi che è rimasta aperta per due giorni fino a mezzanotte. Grande partecipazione anche durante le celebrazioni eucaristiche, in particolare alle messe presiedute la mattina dall’arcivescovo Luigi Pezzuto e, in serata, dall’arcivescovo Michele Seccia.
Sono tornate finalmente anche le luminarie, le bancarelle con i dolciumi tipici delle feste e con i giocattoli per i bambini. Ed è tornata anche la banda, e non solo alla processione: il concerto bandistico “Città di Surbo”, diretto dal maestro Mino Stella, si è esibito nel piazzale dell’Arco di trionfo eseguendo marce e sinfonie della tradizione musicale italiana per tutta la serata del 21 giugno.
Insomma, una festa ammirata anche dai numerosi turisti che in questi giorni affollano la città e tornata al top e forse anche di più. Merito soprattutto delle capacità organizzative della confraternita e, soprattutto, di Selleri, il priore.
Racconto per immagini di Arturo Caprioli.