Martedì 26 luglio ricorre la festa di Sant’Anna, alla quale è dedicata la bella chiesa barocca nel centro storico di Lecce a due passi dal duomo e da Porta Rudiae.
Anche quest’anno la festa sarà preceduta dalla tradizionale novena voluta dal rettore della chiesa don Hubert de Salaberry e organizzata dal presidente del comitato festa Claudio Selleri che inizierà domani 17 luglio, dopo le messe delle 11 e delle 18,30.
Momento di alto valore culturale sarà quello di domenica 24 luglio quando alle 20 si terrà il concerto del quartetto d’archi Florilegium con musiche di Haydin, Mozart, Vivaldi e Anglana e nel quale si esibiranno i violinisti Danilo e Ivo Mattioli, Ennio Coluccia alla viola e Tiziana Di Giuseppe al violoncello.
Lunedì 25 luglio, vigilia della festa, dopo la celebrazione eucaristica con la novena alle 9 si entrerà nel vivo dei festeggiamenti con la presenza dell’arcivescovo Michele Seccia che alle 18.30 presiederà la solenne preghiera del vespro, al termine della quale si snoderà la processione con il simulacro della santa per alcune vie limitrofe alla chiesa.
Presterà servizio il gruppo dei portatori che come sempre fornisce fattiva e preziosa collaborazione alla vita religiosa della città di Lecce.
Il 26 luglio solennità di Sant’Anna le sante messe avranno il seguente orario: alle 9 e in serata alle 18.30. Quest’ultima sarà presieduta da don Salaberry, animata dal Coro da camera di Lecce e del Salento diretto da Luigi Mazzotta e preceduta dal canto dei secondi vespri.
Nella chiesa di Sant’Anna si ammira la pala dell’altare maggiore realizzata sul finire dell’800 da Giovanni Stano, con Sant’Anna, Maria bambina e San Gioacchino (in sostituzione del dipinto originale seicentesco andato distrutto).
Sant’Anna è particolarmente venerata nel meridione d’Italia, tanto da essere eletta patrona del Regno di Napoli. A Lecce, oltre alla chiesa a lei dedicata, sono tanti gli altari che nelle chiese leccesi sono consacrati a colei che è invocata come protettrice delle madri e delle partorienti.
Il suo nome è ancora ben diffuso tra la gente del Salento.