Una giornata di fede e di devozione, ieri nella chiesa del Carmine, nel centro storico di Lecce. Centinaia di persone hanno reso omaggio alla Vergine del Carmelo nel giorno della sua festa.

Tantissimi i fedeli presenti nelle cinque messe che si sono susseguite nella giornata già dalle 8 del mattino e fino all’ultima celebrazione delle 19 presieduta da mons. Nicola Macculi, vicario episcopale per la carità.

L’arcivescovo Michele Seccia ha presieduto la messa delle 11. In una chiesa affollata ma nel rispetto delle norme sanitarie, Seccia ha invocato la Madonna del Carmine per tutte le famiglie della Chiesa di Lecce presentando loro Maria come modello di ascolto e di servizio nelle mura domestiche. Ha poi invitato tutti alla preghiera per la pace ma non ha dimenticato di rivolgersi a Maria anche per l’Italia che in questo momento storico attraversa una fase molto difficile sul piano politico-istituzionale ma soprattutto economico: “Madonna del Monte Carmelo - ha detto - i poveri tra noi aumentano sempre di più. Uno schiaffo alle illusioni del progresso sfrenato che trascurano la solidarietà e l’equa distribuzione della ricchezza come fonti di vero benessere per tutta l’umanità. Rendici attenti al grido di chi soffre per la fame, la malattia, la solitudine. Intercedi per noi presso il tuo Figlio”.

Si è conclusa così una festa molto sentita a Lecce, tornata, dopo due anni di ristrettezze, alla normalità. Con la novena e triduo predicato da mons. Adolfo Putignano, con la processione attraverso un percorso tutto nuovo e molto apprezzato e con le messe solenni di ieri che hanno registrato una partecipazione tanto numerosa, quanto inaspettata. Merito, senza dubbio, dell’organizzazione puntuale e certosina dell’arciconfraternità di Maria SS. Addolorata, del Buon Consiglio e Maria SS. del Carmine e del suo priore Claudio Selleri, generoso e infaticabile.

Domani, 18 luglio, l’ultimo atto: alle 19 la messa in suffragio dei confratelli e dei benefattori defunti.

Racconto per immagini di Arturo Caprioli