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Anche la comunità leccese di Santa Rosa torna a festeggiare la propria festa dopo due difficili anni di stop causa pandemia.

 

 

È la festa della santa patrona della parrocchia e di tutto lo storico quartiere della città che ricorda e celebra, nella seconda domenica del mese, la dedicazione della grande chiesa parrocchiale, simbolo del quartiere. La solennità di Santa Rosa da Lima è celebrata il 23 agosto, ma nella concomitanza con i festeggiamenti patronali di Sant’Oronzo, è tradizione ormai per la comunità parrocchiale festeggiare la santa in occasione di quest’altra solennità importante, la dedicazione della propria chiesa, avvenuta 62 anni fa.

La settimana di preparazione alla festa è già iniziata con le sante messe pomeridiane che condurranno la comunità dapprima alla solenne processione del simulacro della santa per le vie del quartiere, tradizione anch’essa sospesa in questi ultimi due anni di pandemia, e poi al termine del sacro corteo i fuochi d’artificio porteranno la comunità nel cuore dei festeggiamenti, domenica 11, nella solennità della dedicazione della chiesa parrocchiale, che verrà celebrata alle 19 da mons. Luigi Manca, vicario generale della diocesi, invitato speciale per l’evento voluto dal parroco di Santa Rosa, ormai da 7 anni, don Damiano Madaro, fresco dei suoi festeggiamenti, lo scorso martedì, per i 36 anni di presbiterato. Per don Damiano questa deve essere l’occasione vera di una ripartenza dopo le difficoltà scaturite dalla pandemia, di una rinascita per l’inizio di un nuovo anno pastorale pieno di nuova linfa e speranza. Questa festa rappresenterà per la comunità parrocchiale ma anche per tutto il quartiere un desiderio di ripartenza e novità.

Ai festeggiamenti religiosi si uniscono ovviamente in gran ritorno quelli civili del quartiere. Durante le serate, dopo le celebrazioni, la piazza antistante la chiesa ospiterà eventi musicali offerti sabato dal gruppo di musica popolare Makarìa e domenica dal gruppo The Italian Gang. Domenica mattina, giorno della festa, la banda “Città di Surbo” animerà con la sua musica le vie del quartiere. Ma la festa si fa anche solidarietà e carità: domenica sarà la volta, come da tradizione, anche dell’opportunità di donare il sangue presso il centro trasfusionale del “V. Fazzi” nella giornata della donazione di sangue organizzata e promossa ormai da decenni, in occasione della festa, dal Gruppo Fratres “don Vito De Grisantis”.

Festa e carità, segni evidenti e concreti di una comunità vogliosa di rimettersi in cammino con fede e speranza.

 

 

 

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