Profonda commozione, l’altra sera, a Villa Convento, dove il vicario generale mons. Luigi Manca ha presieduto la liturgia per l’arrivo del nuovo amministratore parrocchiale, don Francesco De Matteis.
L'attesa cerimonia, che ha visto radunarsi pressochè l'intera comunità locale e la presenza dei primi cittadini dei comuni di Novoli e Surbo, è stata anche l'occasione per un ultimo saluto da parte dei fedeli a don Gianni Ratta, destinato ora ad assumere la guida della parrocchia di Giorgilorio, dedicata alla Madonna della fiducia. Nei giorni scorsi, lo stesso don Gianni, volendo offrire una chiave di lettura spirituale in merito agli anni di ministero trascorsi nella piccola frazione alle porte di Lecce, aveva ricordato l'incipit dei Racconti di un pellegrino russo, celebre testo di letteratura mistico-ascetica orientale: "Per grazia di Dio, sono un uomo e sono cristiano. Per condizione, un pellegrino senza terra, sempre in giro di luogo in luogo. Le mie ricchezze sono la bisaccia con del pane e, sotto la camicia, il libro delle scritture". Degno di nota, dato l'intenso amore per la missionarietà, il fatto che l'epilogo del suo servizio pastorale a Villa Convento sia avvenuto nel giorno della memoria liturgica dei Santi Martiri Coreani.
Calorosissima altresì l'accoglienza offerta dai fialùri a don Francesco che ha ricevuto il significativo dono di una bella icona della Madre del Buon Consiglio, titolare della parrocchia del posto. Nel suo breve discorso di saluto, al termine della celebrazione, il nuovo amministratore parrocchiale, visibilmente emozionato, ha voluto in primo luogo indirizzare un affettuoso ringraziamento all'arcivescovo Michele Seccia per l'incarico ricevuto ed ai molti sacerdoti presenti per la sincera stima ed il prezioso sostegno da loro dimostrato. Rivolgendosi poi ai fedeli, dopo aver ricordato la bellezza dell'esperienza di vita sacerdotale, intesa anche come viaggio esistenziale sotto la guida dello Spirito e nella provvidenza degli incontri e delle relazioni, ha espresso la propria volontà di essere presente, tra il popolo che gli è stato affidato, evangelicamente "come colui che serve".
Di particolare rilevanza, inoltre, l'omelia del vicario mons. Luigi Manca che ha voluto condurre la comunità a guardare in ottica di crescita spirituale all'avvicendamento tra i due pastori ed al naturale dispiacere per il distacco che, in casi del genere, è possibile provare. Attingendo al magistero di Agostino di Ippona ed al pensiero dell'arcivescovo Seccia, mons. Manca ha voluto poi ricordare a don Francesco ed ai fedeli tutta l'importanza del nutrirsi della Parola di Dio e del pane eucaristico per essere un'autentica realtà cristiana.