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Mercoledì scorso, presso la caserma “M.O. Nacci”, sede del Reggimento dei “Cavalleggeri di Lodi” (15°), si è svolta la cerimonia per la commemorazione dei fatti d’Arme di Henni-Bu-Meliana (Libia).

 

 

 

Alla cerimonia, presenziata dal Generale di Brigata Paolo Sandri, Comandante della Brigata meccanizzata “Pinerolo”, erano presenti alcune delle massime autorità religiose e civili di Lecce tra cui l’arcivescovo Michele Seccia, il vice sindaco, il vice prefetto, l’assessore regionale allo sviluppo economico, i questori delle province di Lecce e Brindisi, nonché il gonfalone della città e i medaglieri delle locali sezioni delle associazioni combattentistiche e d’arma.

In occasione della rievocazione storica, il Comandante di Reggimento, Colonnello Lorenzo Urso, ha ripercorso le vicende del Reggimento avvenute sul suolo libico durante la guerra italo-turca, esaltando le virtù dei Cavalleggeri di ogni tempo che, con profondo senso del dovere, al grido dell’antico motto “Lodi s’immola”, hanno sacrificato la propria vita, scrivendo gloriose pagine di storia dell’Esercito Italiano.

Un momento particolarmente significativo della cerimonia è stato lo svelamento di una targa in memoria dei Caduti del reparto e la deposizione di una corona con la benedizione dell’arcivescovo Seccia accompagnato dal cappellano militare don Marco Bottazzo.

I “Cavalleggeri di Lodi”, di stanza a Lecce, sono un reparto della Brigata “Pinerolo” ricostituito nel gennaio 2020 con capacità di impiego in tutti i contesti operativi e di concorso alla popolazione.  Attualmente è impegnato al comando del raggruppamento “Puglia e Basilicata” nell’operazione “Strade Sicure”.

 

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