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Un tempo il Vaticano, o meglio lo Stato Pontificio, era una corte e come tale offriva al Papa e ai suoi ospiti banchetti suntuosi.

 

 

 

Oggi non è più così, anche perché Papa Francesco, ad esempio, pranza e cena alla mensa della residenza Santa Marta. Nei secoli la mensa papale si è evoluta. Il prossimo 19 novembre alle 20, alcune volontarie della parrocchia prepareranno i piatti amati dai pontefici, per “La cena dei papi”.

Si potrà ripercorrere la storia della Città del Vaticano attraverso i piatti che potrebbe aver mangiato Pietro, primo Papa della storia, la torta di cappone amata dai Borgia fino ad arrivare ai pasti della tradizione tedesca di Benedetto XVI e alla cucina povera e gustosa di Francesco.

La cucina, da sempre, ha anche un forte valore simbolico. Nella Chiesa questo legame è ancora più saldo, se si pensa ai venerdì di magro durante la quaresima o al pane e al vino, che hanno un ruolo centrale nella liturgia. La tavola è anche condivisione e fratellanza. Chi desidera partecipare a “La cena dei papi” può prenotarsi in parrocchia (posti limitati per questioni strettamente logistiche).

Sarà un viaggio nella storia e nel gusto, che spazia dall'antipasto al dolce, dalle preparazioni frugali alle creazioni per grandi banchetti amate dai Pontefici della storia.

 

 

 

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