Da pochi giorni si sono conclusi i festeggiamenti per la nascita di Gesù e proprio egli stesso, come tutti noi sappiamo, volle nascere povero, vivere in mezzo a poveri, mettersi al posto dei poveri, curare e servire i poveri.
Diceva inoltre San Vincenzo De’ Paoli, il Gigante della carità “il servizio dei poveri ‘deve’ essere preferito a tutto e non ci devono essere ritardi”.
I poveri a Lecce sono in aumento, specie tra quello che, un tempo, era considerato il ceto medio. Infatti, a rivolgersi alla comunità vincenziana presente sul territorio, oltre ai senza tetto e agli immigrati, adesso ci sono anche gruppi familiari, disoccupati, piccoli artigiani e commercianti, indeboliti anche dalla crisi economica e dalla pandemia, che vivono in condizioni disagiate e in alcuni casi in abitazioni non dotate di tutti i servizi necessari alla cura della persona. È davvero difficile pensare che ai nostri giorni ci siano, in Italia, e nello specifico anche nella nostra città, tantissimi bambini che non hanno la possibilità di lavarsi quando lo desiderano. “Dobbiamo capire che siamo ormai in una guerra…. la guerra della povertà”.
Per questo nasce presso la parrocchia Santa Maria dell’Idria a Lecce, il progetto delle “Docce di comunità”, che sarà inaugurato mercoledì 25 gennaio alle 17:15 alla presenza dell’arcivescovo Michele Seccia nel giorno in cui ricorre l’anniversario della fondazione della Congregazione della Missione, i cui padri reggono la parrocchia e guidano la comunità. Un’opera che è partita con non poche difficoltà, ma con tanta gioia, ripristinando e risistemando gli spogliatoi presenti nel vecchio campo parrocchiale nel segno di quei valori su cui si fonda la comunità Vincenziana e che punta sempre più sull’attenzione rivolta ai poveri.
Sono queste le parole di Daniele Carlà - coordinatore del progetto - “Abbiamo deciso di aiutare anche loro, i più piccoli, coloro che vivono in condizioni di povertà, persone vulnerabili, a cui daremo la possibilità di avere accesso ad una struttura dove si sentiranno al caldo, accolti e per il tempo necessario, in un ambiente pulito e confortevole per la pulizia personale. Di pari passo quindi all’aumentare della domanda proviamo a far crescere anche i servizi offerti nel territorio della nostra parrocchia”.
Sei le docce presenti: tre per gli uomini e tre per le donne e i bambini. Qui potranno prendersi cura di se stessi e della propria igiene, ovviamente gratuitamente.
Tutto ciò è basato in massima parte sulla contribuzione volontaria di alcuni gruppi presenti nella comunità parrocchiale, quali il gruppo del Volontariato Vincenziano, i volontari dell’oratorio parrocchiale, la Comunità di Sant’Egidio, il Masci (scout adulti), la collaborazione della Caritas diocesana e tanto altro sarà realizzato grazie all’aiuto e il sostentamento da parte di privati e/o enti e associazioni che vorranno aiutare con donazioni volontarie ed avrà un significato spesso di notevole impegno finanziario, specialmente con la crescita del numero delle persone che vivono per la strada.
“Un segnale di solidarietà importante, in una comunità, che ha sempre un occhio di riguardo per i più poveri e i più deboli. Dunque, nuove docce nella nostra parrocchia, una volta alla settimana per tre ore, a disposizione di tutti coloro che non hanno un posto in cui lavarsi.” A parlare è il parroco Padre Carmine Madalese che continua, “metteremo a loro disposizione, intimo nuovo, asciugamano, shampoo, bagno schiuma, spazzolino e dentifricio, deodorante e materiale utile per lavarsi. A questi nostri fratelli vorremo inoltre offrire, oltre alla fraterna accoglienza, anche un caffè e una merendina durante la loro sosta”.
“I poveri sono i nostri padroni, sono i nostri re; dobbiamo obbedirli. E non è una esagerazione chiamarli così, perché nei poveri c’è il Signore - diceva San Vincenzo De’ Paoli -”. Il servizio verrà svolto una volta a settimana (preferibilmente nella giornata di martedì dalle 9 alle 11,30.
Per continuare a fare questo, c’è bisogno dell'aiuto di tutti. Tutti coloro che vorranno sostenere il progetto attraverso un contributo, qualsiasi esso sia, potranno o contattare direttamente i responsabili o versare sul c/c dell’oratorio parrocchiale aperto presso Banca Intesa San Paolo IBAN: IT50R0306909606100000192143