Quello per San Cataldo è uno dei culti più antichi nel Salento, risalente forse al VII secolo.
Devozione che si rinnova ogni anno anche nella località marina del leccese che porta il suo nome e dove, secondo la tradizione, sbarcò proprio il santo originario dell’isola d’Irlanda per poi raggiungere Taranto di cui fu vescovo e oggi santo patrono.
La memoria liturgica si festeggia ufficialmente il 10 maggio, ricordando il ritrovamento del corpo del santo a Taranto mentre si scavavano le fondamenta per la riedificazione della cattedrale della città, distrutta dai Saraceni nel 927, e sulla scia di un profumo inebriante fu ritrovato in un’antica tomba con una crocetta aurea celtica. Ma nella località marina leccese si festeggia da sempre nel cuore dell’estate e dal 21 novembre 2021 ha preso un nuovo valore da quando mons. Filippo Santoro, l’allora arcivescovo di Taranto, donò le reliquie con la crocetta del santo a don Corrado Serafino, parroco della piccola comunità della marina.
Sabato 27 luglio la messa verrà celebrata alle 19:30. Ad essa seguirà la processione con il simulacro del santo con le reliquie per poi rientrare in chiesa per la benedizione fiale con le stesse reliquie.
Domenica 28 luglio, nella giornata di ringraziamento, la messa la mattina alle 9:30 e la sera alle 20:30 con la benedizione con la reliquia del santo.