In preparazione alla riapertura delle attività scolastiche e in coincidenza con il compimento dei suoi 24 anni di ordinazione presbiterale, don Sandro Quarta, parroco della comunità di San Sabino in Lecce, ha salutato gli studenti lo scorso lunedì sera celebrando la santa messa per la benedizione degli zainetti.
“Cari ragazzi - ha detto nell’omelia -, siete pronti per l’inizio della scuola? Gli zaini sono pronti? Il Vangelo di oggi ha tratti forse un po' amari, perché ci fa scontrare con la realtà. Gesù compie un miracolo in giorno di sabato, suscitando la reazione indignata di scribi e farisei. Per loro sussiste la normatività della legge, che a noi può risultare strana. Ma a volte agiamo come loro, prendendoci cura delle cose dell’uomo e schiavi di non guardarlo in faccia, per seguire le regole. Qui Gesù interroga la folla intorno a Lui”.
La scena è la sinagoga, il luogo di culto. Non sono i luoghi a fare buone o cattive le persone, ma il cuore fa la differenza. “Questi uomini notabili sono incapaci di vedere l’opera di Dio, che per loro consiste nel rispetto formale della legge. Il sabato è da rispettare, perché così dicono le Scritture”. Gesù, invece, riporta al cuore, redde omnia cordi, al bisogno di una persona che vuole essere guarita da una sofferenza. “Questo è il cuore della legge: ‘Amerai il Signore Tuo Dio ed il prossimo come te stesso’. Quasi a dire di non lasciarsi indurire l’anima, non guardare la forma, ma la sostanza”.
“Ci ritroviamo dopo la pausa estiva - ha proseguito don Sandro -, all’inizio delle attività scolastiche, con compagni di vita, di viaggio, non avversari, ma con cui camminare e vivere insieme. Formulo gli auguri per questo nuovo anno scolastico. Serbiamo il ricordo del primo giorno soprattutto per coloro che frequenteranno il primo anno di ogni ciclo, che se vissuto bene consentirà a tante amicizie di restare per sempre. La scuola deve insegnare, al di là delle pagine di ogni materia, che altrimenti rimarranno mera norma esteriore come la questione del sabato del Vangelo, a prendervi cura di voi stessi, degli altri e del mondo. Così Dio si prenderà cura di voi”.
A conclusione della celebrazione, don Sandro ha ringraziato Dio di avergli dato la gioia di rivivere con il santo mistero il giorno della sua ordinazione sacerdotale, perché gli doni di esprimere con la vita il sacrificio celebrato sull’altare, e ha benedetto gli zaini degli studenti piccoli e grandi presenti in chiesa.