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Per il “Barocco Festival Leonardo Leo” ancora tappa a Lecce stasera 14 settembre, alle 21, sempre nella chiesa di Sant’Anna con il concerto “Tre parti.

 

 

Le trio sonate napoletane, quelle inglesi e tedesche”. L’ensemble “Gli Armonici”, diretto all’organo da Maurizio Maffezzoli, rivela la ricchezza delle trio sonate del Settecento mettendo a confronto le opere dei compositori napoletani Leonardo Leo ed Emanuele Barbella con quelle dei loro illustri colleghi d’oltralpe, Georg Friedrich Händel e Georg Philip Telemann. Il programma sottolinea la primazia della Scuola Napoletana che ha influenzato profondamente la musica strumentale europea. L’ensemble è pronto a regalare un’esperienza musicale che interpreta l’innovazione e il dialogo culturale tra le diverse tradizioni musicali del tempo.

Negli ultimi anni, l’attenzione degli studiosi si è rivolta alla riscoperta della musica strumentale della Scuola napoletana, un fenomeno culturale che ha prodotto un repertorio di grande importanza, paragonabile per valore a quello operistico. Napoli, descritta da Leopold Mozart come una città di grande fermento musicale, era un centro di innovazione che attirava artisti da tutta Europa. Emanuele Barbella, allievo di Leonardo Leo e violinista di talento, incarna la tradizione napoletana combinando le antiche esperienze compositive con le nuove tendenze dello Stile Galante. La sua carriera, che lo vide esibirsi nelle maggiori corti europee grazie alla protezione dell’ambasciatore inglese William Hamilton, testimonia il successo internazionale della Scuola napoletana. Le sue composizioni, come quelle del suo maestro Leo, sono caratterizzate da una scrittura elaborata e meditata.

Il confronto con i compositori tedeschi Telemann e Händel declina le similitudini e le differenze stilistiche tra le diverse tradizioni musicali. Le sonate, strutturate secondo la formula ecclesiastica dei quattro movimenti, alternano tempi lenti e veloci, un modello consolidato da Arcangelo Corelli e adottato da molti compositori dell’epoca. Inoltre, il programma include opere come la Mascara sonata e ballata di Gregorio Strozzi, che richiama le mascherate e gli spettacoli di corte, e la Toccata prima di Georg Muffat, un esempio dell’influenza francese e italiana sulla musica tedesca del tempo, con richiami diretti agli insegnamenti di Lully e Corelli. L’ensemble “Gli Armonici” guiderà il pubblico in un viaggio sonoro offrendo una visione d’insieme del dialogo culturale tra Napoli e l’Europa, oltre all’opportunità di apprezzare l’innovazione e la vitalità della musica strumentale napoletana e la sua centralità nella storia musicale.

 

 

 

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