Si è celebrata ieri presso la parrocchia di San Giovanni Maria Vianney la festa per la Dedicazione della chiesa avvenuta il 4 ottobre 1973.
“La dedicazione della casa di preghiera - ha spiegato il parroco don Piero Quarta - è la festa del nostro essere comunità cristiana, un evento di grazia per riscoprire la nostra identità di fede e di testimonianza di fraternità".
"Questo edificio - ha proseguito - è divenuto la casa del nostro culto. Ma noi stessi siamo casa di Dio. Nell’edificio/chiesa dedicato a Dio, celebriamo il mistero della Chiesa e di Cristo suo capo e sposo. Lá dove la comunità è riunita, è lui che lí parla, dona se stesso in cibo, presiede la comunità raccolta in preghiera, 'rimane' con noi per sempre. Come un edificio non potrebbe stare in piedi se tutti i materiali di cui è composto non fossero tenuti saldamente insieme in forza del progetto elaborato dall’architetto ed eseguito dai costruttori, così tutti i membri della chiesa debbono vivere e operare in una sincera e costante solidarietà e comunione".
La gioia della comunità è stata condivisa anche con l'arcivescovo Michele, che ha presieduto l’eucarestia e ha partecipato al concerto del piccolo coro guidato dalla maestra Cecilia Cataldi, che ha allietato la serata e i cuori dei numerosi convenuti. I festeggiamenti continueranno nella giornata di oggi con la festa dell’accoglienza in oratorio e in piazza Partigiani "Giocasport per tutti".