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La comunità religiosa dei Frati Minori di Fulgenzio e la comunità parrocchiale di Sant’Antonio di Padova a Fulgenzio in Lecce si sono trovate a vivere soltanto tre giornate della Tredicina in preparazione alla festa del Santo di Padova.

 

 

Purtroppo, l’emergenza sanitaria mondiale contro la quale siamo stati, e lo siamo ancora, costretti a lottare, ci ha “condannato” ad una vita non nostra, a delle abitudini che non ci appartengono, a adottare atteggiamenti che non rientrano nei nostri abituali modi di vivere… in un certo modo questa pandemia ha portato nella nostra vita un rivoluzionamento radicale nei molteplici aspetti quotidiani, tra cui anche quello della fede.

Se guardiamo a Sant’Antonio e ci soffermiamo ad analizzare la nostra vita in tempo di pandemia, sicuramente riusciremo a scorgere un’analogia che le accomuna: i cambiamenti a cui siamo stati chiamati a rispondere, così come Antonio si è trovato a rispondere alla chiamata più importante della sua vita: la chiamata di Dio, alla quale 800 anni fa decise di porre attenzione e ascolto.

E fu così, dunque, che Fernando, quel giovane canonico agostiniano portoghese, scelse di cambiare nome di battesimo e indossò i panni di Francesco, del quale fu, appunto, un fedele seguace.

Antonio, quindi, riparte con gioia da quella chiamata… similmente anche noi, quest’anno, ripartiamo in modo sobrio, nell’attesa di poterlo fare in grande il prossimo anno proprio ricordando gli 800 anni della sua vestizione e dando così inizio all’anno giubilare nel 70° anniversario di fondazione della Parrocchia di Fulgenzio a lui dedicata.

Quest’anno, purtroppo, in ottemperanza delle norme prudenziali richieste, dovremo fare a meno, a malincuore, dello svolgimento della processione per le vie della città e della consueta benedizione del pane, ma non mancheranno le celebrazioni delle messe in chiesa, in cui è esposto il simulacro del santo dei miracoli.

Sempre nel massimo rispetto delle normative vigenti in materia di prevenzione, all’ingresso della chiesa troveranno collocazione i volontari del servizio d’ordine, pronti ad accogliere e ad aiutare i devoti nell’espletamento delle misure necessarie.

Uniamoci, dunque, nella preghiera e affidiamo al Santo più amato al mondo questo momento di emergenza, affinché ci aiuti a superarlo nel migliore dei modi e ci renda capaci di una “ripartenza” vera, come lui ci insegna, con l’aiuto e la grazia del Signore.

 

 

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