Stasera 1° luglio, con il concerto tenuto dal coro della Deputazione San Vito di Lequile, si concludono le manifestazioni in occasione della festa patronale in onore di San Vito martire, che si sono svolte in questi giorni.
Il Corteo storico e l'Infiorata hanno visto un grande lavoro di volontariato, svolto con impegno, dedizione e passione.
La Processione figurata, che ha rappresentato la "Passio Sancti Viti", sabato sera, con personaggi in costume d'epoca, accompagnati dal gruppo danze antiche Augusta, ha emozionato la comunità lequilese, in particolare quando sono comparsi i tutori del giovane santo, Modesto e Crescenza e lo stesso San Vito, impersonato da un giovane ragazzo di Lequile con accanto un cane. Quest'immagine ha toccato il cuore dei devoti e l'emozione si è sciolta con un lungo applauso.
Due i presuli che si sono avvicendati nei giorni della festa: mons. Seccia, arcivescovo di Lecce e mons. Filograna, vescovo di Nardò-Gallipoli, quest'ultimo figlio della città di Lequile.
Nel messaggio augurale alla comunità lequilese l'arcivescovo Seccia, che ha presieduto la celebrazione prima della processione di sabato scorso, ha portato la comunità a riflettere: “Siamo disposti a testimoniare e a vivere la fede, con l'entusiasmo, la determinazione, il coraggio di questo giovane? Cosa posso e devo fare nella mia vita per testimoniare la devozione a S. Vito?”.
L'arcivescovo porge a tutti un augurio, affinché la festa sia motivo di ripensamento della propria fede, di consolidamento di quei rapporti di amicizia, di onestà, di collaborazione, di testimonianza credibile. “Ognuno deve fare la propria parte per contribuire al bene comune, così la comunità sarà più coesa. La grazia da chiedere a San Vito, continua l'arcivescovo, è non venir meno agli impegni della fede, a non essere timorosi, ma a vivere ciò che si è ricevuto con il battesimo e con l'educazione familiare. Salga da questa comunità la preghiera incessante a San Vito, perché suggerisca pensieri di pace, azioni di carità e di solidarietà”.
Mons. Filograna ha invitato tutti a vivere i giorni della festa con gioia, come una grande famiglia.
Il migliore auspicio è che la ripresa di tali manifestazioni di religiosità popolare contribuisca ad un profondo rinnovamento interiore e suscitare un vero e proprio cammino sinodale tra le due realtà parrocchiali e quelle presenti nel Paese.
Photogallery di M. Grazia Giannaccari