I giovani e i giovanissimi della parrocchia Spirito Santo di Lequile, nei giorni scorsi, dal 21 al 24 agosto, hanno vissuto l’esperienza del campo-scuola di Azione cattolica nella città di Rieti riflettendo sul tema “Sguardi di una nuova era”.

Una nuova esperienza nel tempo della ripresa con l’obiettivo di andare alla scoperta di sé stessi, guidati da sguardi fiduciosi e ponendosi continuamente domande concrete, semplici, spontanee e di cuore.

Geremia, Giovanni Battista, Simon Pietro, Armida Barelli, Piergiorgio Frassati, Madeleine Delbrel, Chiara Corbella sono alcune figure di profeti del passato e del presente di grande aiuto per i giovani perché attraverso il loro sguardo, hanno potuto iniziare a guardare alla propria vita e alle proprie esperienze da un’altra prospettiva. Infatti, partendo dallo sguardo di ricerca, i ragazzi hanno riflettuto sulle loro idee e su quanto il giudizio degli altri possa influenzare la libertà di pensiero e di espressione. Lo sguardo del dubbio li ha portati a guardare dentro sé stessi, per individuare i dubbi e le paure e hanno compreso che il coraggio non è il contrario o assenza di paura, ma agire nonostante la paura per andare oltre e riscoprire la fede vissuta nell’altro, come comunione e rapporto tra persone che a vicenda si affidano a Dio e al progetto che questo ha per ciascuno. La storia della Serva di Dio Chiara Corbella Petrillo, ha mostrato con forza la coerenza del profeta, che è quella di saper vivere la Parola che annuncia anche in contesti dove tutto dice il contrario, una visione nuova della vita, basata sull’amore e sul sacrificio come Gesù, custode dell’uomo col suo sguardo di luce e di vita piena.

Giornate di attività, di dialogo e condivisione, inaugurate dalla prima tappa in Piazza San Pietro in ascolto delle parole e dell’Angelus di Papa Francesco. Il tutto, in un incantevole paesaggio naturale attorno la struttura ospitante e lungo gli itinerari programmati: la visita del primo presepe a Greccio, la Cascata delle Marmore, l’escursione sul Terminillo, e la conclusione con mandato ai giovani presso il Santuario di Fonte Colombo. Grazie a questa esperienza di campo-scuola i giovani tornano a casa consapevoli che bisogna continuare la propria formazione per avere il coraggio di superare le proprie paure e di andare controcorrente soprattutto quando il motivo per cui ti batti ne vale così tanto la pena da dare tutta la propria vita.