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Si è conclusa, da qualche giorno, la visita di Papa Francesco alla comunità cattolica della Mongolia e proprio da lì viene una delle raffigurazioni della Consolata esposte a Lequile, nella chiesa della Madonna della Consolazione, dove si sta pregando, con novena e messa vespertina, in vista della festa in onore della titolare della chiesa.

 

 

In questa raffigurazione, l’artista Jaltsaviin Enkhtuvshin Augustin, ha ritratto la Vergine con un viso dolce, giovane, vestita dell’antico abito mongolo con abbottonatura in diagonale.

L’opera fa parte di un ciclo di rappresentazioni della “Vergine che conforta” pubblicate, nel 2022, sulla rivista “Andare alle genti” delle Missionarie della Consolata. Le raffigurazioni della Madre col Bambino poste sugli altari, accompagnate da notizie e da spiegazioni, provengono oltre che dalla Mongolia, dall’Etiopia, dal Venezuela, dalla Corea e dal Mozambico e fanno da “corona” all’antico affresco, esistente nella chiesa, nel quale Maria è ritratta nell’atto di dare il latte al piccolo Gesù.

E l’artista del Mozambico, Joao Torchio, ha raffigurato la Vergine in un vaso da cui l’acqua si versa sui fondatori delle missioni della Consolata, Allamano e Camisassa, e da loro continua a riversarsi su tutti. Una Madre, dunque, che nutre e dona speranza e grazia ai suoi figli e vuole che questi continuino la Sua opera. 

L’iniziativa di esporre queste sacre figure, supportata e condivisa dall’amministratore parrocchiale della matrice, don Massimiliano Mazzotta, è un modo singolare per ribadire l’universalità della fede cristiana e, in particolare, del culto alla Madonna che consola e invita a consolare.

Domani 9 settembre, dopo la messa delle 19, dalla chiesa della Madonna della Consolazione, si snoderà la processione con il simulacro della Madonna tanto venerato dai Lequilesi. Domenica, sempre alle 19, la messa conclusiva.

 

 

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