In occasione della solennità del Battesimo di Gesù, che chiude il tempo liturgico del Natale, come in ogni chiesa anche nella matrice di Lequile il presepe ha avuto il suo ultimo giorno di venerazione.
Quest'anno il presepe artistico, realizzato presso l'altare del Sacro Cuore, ha rappresentato lo scenografico testo sacro della Bibbia, dove le immagini miniate diventano le scene stesse della Natività, in una visione sinottica che parte dalla nascita di Gesù, prosegue con la visita dei pastori e l'adorazione dei Magi.
I materiali usati per realizzarlo sono semplici: si tratta di una struttura in legno su cui è montato il libro realizzato in polistirolo e cartapesta.
I bordi delle pagine finemente dorati e un delicato segnalibro in velluto rosso, posto al centro del testo, hanno impreziosito il manufatto artistico.
Il prologo di Giovanni è stato scelto per la sua funzione esplicativa riguardante la tematica del presepe: l'ascolto della Parola di Dio.
È lo stesso arcivescovo mons. Michele Seccia a ribadirne l'importanza nella sua Lettera pastorale, in cui invita a “prendere coscienza che Dio ancora oggi si mette in ascolto dei suoi figli e continua a parlare al cuore di coloro che si è scelti come tali, quando la sua Parola, il suo Figlio, si è fatta carne, perché l'intera umanità divenisse annuncio di salvezza”.
L'arcivescovo ha invitato tutti nel periodo di Natale a rivolgere lo sguardo al Bimbo avvolto in fasce e posto in una mangiatoia: il Verbo di Dio, nato da Maria per opera dello Spirito Santo: “Viene il Dio-con-noi per un rinnovamento ed una rinascita della famiglia convocata intorno alla mensa domestica, dove si riscopre partecipe di un nutrimento che viene dal cielo: il Verbo che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi per la nostra salvezza e redenzione”.
Prendiamo a cuore e meditiamo le parole del nostro arcivescovo: 'Il Vangelo letto e meditato in famiglia è come un pane buono che nutre il cuore di tutti'.
Alla realizzazione del presepe hanno collaborato in veste di esperti: Gabriele Greco, Valeria Quarta, Roberto Spedicato, Sara Signore.
Le foto sono gentilmente offerte da M. Grazia Giannaccari.