Il fascino di un’antica devozione religiosa che si mescola al divertimento e alla mondanità dell’estate salentina. È quello che sta succedendo a San Foca, marina di Melendugno, nelle giornate di ieri 18 agosto e di oggi, nella ricorrenza del santo protettore dell’omonimo paese, San Foca di Sinope.
Del culto di questo santo nella località balneare si hanno notizie molto antiche, la marina viene infatti citata in alcuni documenti d’archivio della diocesi di Lecce risalenti alla seconda metà del ‘600, riportanti un provvedimento dell’arcivescovo Pignatelli nei confronti di alcuni pescatori locali. Un culto che si è protratto negli anni e che mai ha smesso di vivere in chi risiede nel paese durante tutto l’anno o in chi lo frequenta solo nel periodo estivo, festeggiamenti civili e religiosi ai quali prendono parte anche numerosi turisti che in questo periodo affollano le spiagge melendugnesi.
“Al nostro amore per il Signore si aggiunge oggi una particolare attenzione per il nostro santo patrono San Foca. Chiediamo a lui in questi due giorni di festa un’abbondanza di grazia, di intercessioni e di benedizioni, per tutte le nostre necessità e per i nostri bisogni spirituali per i quali ci rivolgiamo a Dio e alla Madonnina del mare” ha detto don Mario Calogiuri, parroco di San Foca, durante la celebrazione che ieri sera ha anticipato la solenne processione che si è svolta per le vie della marina con il simulacro del protettore.
Oggi i festeggiamenti continuano, la stessa statua sarà infatti in mattinata trasportata su una apposita imbarcazione per dar corso alla processione in mare, che avrà inizio dal locale porto turistico. Come già anticipato ieri dal celebrante, il natante che trasporterà l’immagine di San Foca insieme allo stesso don Mario tenterà di avvicinarsi alla spiaggia in più punti, coinvolgendo nella preghiera anche i bagnanti. Questa sera invece alle 19,30, si terrà nei pressi della torre di guardia la solenne celebrazione eucaristica presieduta dall’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia.