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Ha suscitato molta preoccupazione la notizia degli arresti per spaccio di droga effettuati l’altro giorno nella marina di San Foca. Alcuni agenti in borghese infatti, dagli ultimi giorni di luglio si sono finti avventori di più locali del litorale melendugnese, individuando alcuni spacciatori arrestati al culmine della stessa operazione.

Desta molta preoccupazione il fatto che ormai da anni molti ambienti “a rischio” siano frequentati da ragazzi minorenni, che in particolare nelle ore notturne corrono il pericolo di essere coinvolti nel consumo di droghe oltre che nel fenomeno dello spaccio. Non può bastare infatti la solerzia e l’impegno dei gestori dei locali nel combattere questa situazione, la diffusione delle droghe rischia così di diventare meno grave ed invasiva agli occhi delle comitive di ragazzi che nel periodo estivo affollano il litorale, in particolare se vengono meno i limiti che un tempo venivano considerati una prassi nel fattore educativo.

In particolare nel periodo estivo, nelle marine di San Foca e Torre dell’Orso, lo spaccio ed il consumo di droga pare sia abbastanza diffuso, anche se le forze dell’ordine cercano di arginare e tamponare il fenomeno”. precisa il parroco di Melendugno, don Salvatore Scardino, che conclude: “Nella maggior parte dei casi però, il problema è abbastanza grave, perché i giovani non hanno un punto di riferimento, o meglio scappano da quelli che possono essere i luoghi sicuri come la parrocchia, l’oratorio o qualsiasi centro di aggregazione, per rifugiarsi poi nei locali dove incontrano queste sostanze. Alcuni poi, purtroppo, dalla curiosità passano ad essere consumatori abituali. Manca un punto di riferimento serio, ci siamo sforzati nel contribuire alla creazione di centri di aggregazione sociale, però i giovani sono allettati da queste realtà della movida. Giustamente i commercianti fanno il loro lavoro, ma il problema è ciò che orbita intorno ai locali estivi, la malavita che sfrutta la situazione danneggiando ragazzi e famiglie. Ciò che è avvenuto in questi giorni è solo un piccolo segnale della presenza della legalità, c’è ancora tanto lavoro da fare, un lavoro che parte dalla base perché, dopo la cresima, non vogliono più saperne di aggregarsi e fare comunità, preferiscono procedere nell’individualismo”.

 

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